Fondata nel 1391 da Alberto V d’Este, l’Università degli Studi di Ferrara è uno dei più antichi atenei al mondo. Tra le università italiane, inoltre, quella di Ferrara è sicuramente una delle più impegnate sul fronte della tutela del patrimonio storico, come dimostra la presenza, al suo interno, della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, assoluta eccellenza per quanto riguarda la formazione dei futuri restauratori.
Nel 2009 il Consorzio Ferrara Ricerche e il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara hanno vinto il bando internazionale dell’Autorità Nazionale Palestinese per svolgere le indagini conoscitive propedeutiche all’intervento di restauro della Basilica della natività di Betlemme, luogo simbolo del Cristianesimo.
Dopo una serie di analisi interdisciplinari, dalla tenuta sismica all’analisi dei materiali lignei e lapidei, è stato quindi presentato lo studio di fattibilità che ha dato il via al restauro dell’impresa italiana Piacenti, con la supervisione del team dell’Ateneo estense. Sempre dall’Università di Ferrara, poi, è arrivato anche uno degli ultimi studi italiani per quanto riguarda le applicazioni della microbiologia al mondo del restauro. Dopo aver analizzato l’intero sistema di microrganismi presenti nel dipinto Incoronazione della Vergine conservato nella Basilica di Santa Maria in Vado a Ferrara, un team di ricercatori dell’Università ha individuato tre ceppi di batteri che si sono dimostrati in grado di inibire la crescita dei funghi e dei batteri che danneggiavano il dipinto. Infine, insieme a Fassa Bortolo, l’Ateneo ha istituito il Premio Internazionale Domus Restauro e Conservazione, giunto alla VII edizione.