L’Italia ha un nuovo laboratorio collettivo di sostenibilità: la Rete delle Città di Carta. Decine di Comuni, da Amalfi a Torino, da Lucca a Lecce, hanno firmato ad Assisi il manifesto che sancisce l’impegno a promuovere la raccolta differenziata e il riciclo della carta, valorizzando allo stesso tempo la storia industriale e culturale di un materiale che accompagna il nostro Paese da secoli.Nel 2024 in Italia sono state raccolte 3,8 milioni di tonnellate di carta e cartone, oltre 65 chili per abitante, con un tasso di riciclo del 92,5%, ben oltre l’obiettivo europeo fissato per il 2030 (85%). Un’eccellenza che colloca il nostro Paese tra i leader europei dell’economia circolare e che rappresenta non solo un successo ambientale, ma anche un ritorno economico per i territori: nel 2024 Comieco ha trasferito ai Comuni 231 milioni di euro per la raccolta, più altri 57 milioni per le attività di trattamento.
L’iniziativa, lanciata da Comieco insieme a Fondazione Symbola e sostenuta da Federazione Carta e Grafica e Unirima, è stata presentata il 18 settembre al Sacro Convento di Assisi, nel contesto della rassegna Il Cortile di Francesco. Una data simbolica: proprio in questi giorni il Parlamento discute la proposta di legge per istituire il 18 settembre come Giornata nazionale del riciclo della carta.
Il documento firmato dagli amministratori locali immagina ogni città come “un laboratorio di innovazione ambientale, un centro di eccellenza per la raccolta differenziata, hub di formazione e sensibilizzazione ed esempio concreto di rigenerazione territoriale”.
Per Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco, la rete nasce per dare forza a realtà diverse che, partendo dal riciclo, possono costruire valore economico, sociale e ambientale: “Basti pensare che per ogni euro investito nella filiera se ne attivano sette. Con la Rete delle Città di Carta vogliamo valorizzare non solo l’eccellenza del riciclo, ma anche il patrimonio culturale, economico e paesaggistico dei territori”.
Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, ha ricordato come il nostro Paese sia già campione europeo di riciclo complessivo, con una percentuale del 91,6% contro una media UE quasi dimezzata: “Abbiamo costruito un sistema più efficiente facendo leva sulla nostra intelligenza e sulla capacità di trasformare la scarsità di materie prime in innovazione. Dai rottami di Brescia agli stracci di Prato, dalle cartiere della Lucchesia alla nuova economia della carta, il riciclo non è solo un dovere, ma un’opportunità che racconta storie e talenti dei territori”.
All’incontro hanno partecipato esponenti istituzionali, dal cardinale Peter K.A. Turkson – che ha richiamato l’attualità della Laudato Sì a dieci anni dalla sua pubblicazione – a parlamentari e rappresentanti del MASE. Ma i veri protagonisti sono stati i sindaci e gli assessori di decine di città, da Messina a Lucca, da Fabriano a Salerno, fino ad Assisi che ha ospitato la firma del manifesto.
Tra i Comuni fondatori ci sono nomi storici della carta come Amalfi, Fabriano e Toscolano Maderno, ma anche realtà che oggi guidano l’innovazione del settore, come Lucca e Lecce.