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"Cultura e creatività valgono il 15,5% della ricchezza italiana" "Io sono cultura": nel 2024 crescita per valore e occupazione Milano, 25 nov. (askanews) - Cultura e bellezza restano uno dei tratti più riconoscibili dell'Italia e confermano il loro peso nell'economia nazionale. Il rapporto annuale 'Io sono cultura' di Fondazione Symbola, Unioncamere, Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne e Deloitte certifica per il 2024 una crescita sia del valore aggiunto sia dell'occupazione nel sistema produttivo culturale e creativo. Il valore aggiunto diretto raggiunge 112,6 miliardi di euro, con un incremento del 2,1% rispetto al 2023 e del 19,2% sul 2021, mentre gli addetti sono circa 1,5 milioni, in aumento dell'1,6% in un anno. Considerando anche gli effetti indiretti e indotti, cultura e creatività generano complessivamente circa 302,9 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 15,5% della ricchezza complessiva del Paese. Una filiera articolata in cui operano quasi 289 mila imprese, in crescita dell'1,8% rispetto all'anno precedente, e oltre 27.700 organizzazioni senza scopo di lucro, che rappresentano il 7,6% del totale del non profit. 'La forza della nostra economia e del made in Italy' dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola 'deve molto, in tutti i campi, alla cultura e alla bellezza. Più che in altri Paesi. Cultura e creatività oltre ad arricchire la nostra identità e alimentare la domanda di Italia nel mondo, possono aiutarci ad affrontare insieme, senza paura, le difficili sfide che abbiamo davanti, a partire dalla crisi climatica. L'Italia, forte di oltre un milione e mezzo di addetti culturali e creativi, può offrire un contributo importante ad una transizione verde e digitale, un'economia più a misura d'uomo e per questo più competitiva e più capace di futuro, come sostiene il 'Manifesto di Assisi'. Anche da questo deriva la forza del nostro export. Come più volte sottolineato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella 'la cultura non rappresenta un lusso superfluo, ma un autentico asset competitivo''. Il rapporto, giunto alla quindicesima edizione, è realizzato con la collaborazione dell'Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, della Fondazione Fitzcarraldo e di Fornasetti, che firma anche la copertina con il decoro 'Tema e variazioni n. 244'. L'immagine scelta richiama da un lato la pluralità di linguaggi, tecnologie e generazioni che convivono nel sistema culturale, dall'altro l'idea di movimento e ricambio, in un'epoca caratterizzata da contenuti sempre più rapidi e volatili. Il sistema culturale e creativo si conferma dunque un motore di sviluppo non solo per la produzione diretta di reddito e occupazione ma anche per la capacità di innovare altri settori, dalla manifattura avanzata al turismo, fino ai servizi. Un ruolo particolarmente evidente nella componente degli 'Embedded Creatives', i professionisti culturali e creativi che operano al di fuori del cosiddetto 'Core cultura' in ambiti come il design dei servizi, la comunicazione, la progettazione di esperienze e prodotti ad alto contenuto simbolico. Le attività svolte da questi profili hanno generato nel 2024 oltre 49 miliardi di euro di valore aggiunto, con una crescita del 2,7% rispetto al 2023 e del 17,1% rispetto al 2021. (

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Cultura e creatività valgono il 15,5% della ricchezza italiana | Askanews

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