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Il Lazio si conferma al secondo posto tra le regioni italiane per creazione di valore aggiunto (5,5 miliardi di euro) e occupazione (212 mila addetti) nel sistema produttivo culturale e creativo, composto da imprese, pubblica amministrazione e non profit, che generano ricchezza con la cultura. Davanti solo la Lombardia, con 25,4 miliardi di euro di valore aggiunto e 365 mila addetti. È quanto emerge dal rapporto 2019 "Io Sono Cultura - L'Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi", arrivato alla IX edizione, elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere, con la collaborazione della Regione Marche, presentato il 20 giugno al Mibac di Roma, dal presidente Symbola Ermete Realacci, dal segretario generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli, con il coordinamento del segretario generale di Symbola Fabio Renzi.

Anche in termini relativi, le due regioni si confermano ai vertici del sistema con il Lazio che mostra un maggior accento sul valore aggiunto, che incide per l'8,8% della ricchezza complessivamente prodotta su scala regionale. Qui l'occupazione incide meno (7,7%), ma in misura maggiore di quanto registrato nelle altre regioni italiane. Il rapporto rappresenta, al momento, l'unico studio in Italia che, annualmente, quantifica il peso della cultura e della creatività nell'economia nazionale: lo studio analizza il sistema produttivo culturale e creativo, ovvero tutte quelle attività economiche che producono beni e servizi culturali, ma anche tutte quelle attività che non producono beni o servizi strettamente culturali, ma che utilizzano la cultura come input per accrescere il valore simbolico dei prodotti, quindi la loro competitività.

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Quando l'arte e il sapere sono il traino dell'economia - Giovanni Salsano | L'Avvenire

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