Alle spalle di ogni traguardo raggiunto dall’Italia ci sono tante persone che ogni giorno lavorano – ognuno nel proprio segmento di una diversa filiera – per contribuire alla crescita e alla competitività dell’intero Paese. Come nel caso del biogas, che vede l’Italia al secondo posto in Europa per numero di impianti installati. Ma chi c’è dietro questo trend in crescita che può rappresentare un’importante occasione di sviluppo? Sicuramente uno dei principali protagonisti è il CIB – Consorzio Italiano Biogas, nato da un gruppo di agricoltori, veri e propri pionieri, che nel 2008 hanno iniziato a produrre biogas per la produzione di energia elettrica e termica rinnovabili, aggregandosi spontaneamente. Oggi, a poco più di 10 anni di distanza, il Consorzio è tra le principali realtà del settore, non soltanto in Italia ma anche nel Vecchio Continente, dal momento che è tra i soci fondatori dell’associazione europea EBA (European Biogas Association).
La scelta di rappresentare il comparto del biogas e biometano agricolo ha fra i suoi pilastri la necessità di avviare una transizione da un’agricoltura tradizionale a un modello agroecologico, sostenibile e circolare . Il CIB per raggiungere questo obiettivo ha dato vita al progetto Farming for future, che propone in 10 azioni delle soluzioni già applicabili alla filiera e che possono contribuire in maniera significativa a garantire un sistema alimentare sostenibile, che permetta di utilizzare meno risorse, contrastando la crisi climatica, tutelando la biodiversità e producendo di più con maggiore qualità e a costi più accessibili.
In questo contesto il biogas e il biometano da matrici agricole si configurano come scelte vincenti e gli impianti rappresentano infrastrutture strategiche, che sviluppano sul territorio un nuovo modello di impresa sostenibile e circolare: il modello del biogasfattobene®, caratterizzato da pratiche agricole che consentano agli agricoltori di non rinunciare alla loro vocazione primaria ovvero a produrre alimenti di qualità. Alla base del biogasfattobene® c’è un’agricoltura che innova le pratiche agro ecologiche, tutela e migliora la naturale fertilità dei suoli e che può contribuire alla decarbonizzazione di diversi settori, dall’agricoltura ai trasporti.
Il modello CIB vede il proprio punto di forza nella digestione anaerobica, che permette di valorizzare effluenti zootecnici, sottoprodotti agricoli e colture di secondo raccolto: così si ottengono in primo luogo energie rinnovabili e una riduzione delle emissioni di CO2, ma si ottiene anche calore e il digestato, un ottimo fertilizzante naturale che sostituisce i fertilizzanti di sintesi. Questa dinamica genera ricadute positive anche sul territorio: ad esempio il calore può essere ceduto per riscaldare scuole e ospedali, il digestato utilizzato dai cittadini per i propri orti.
La diffusione del biogas e del biometano da agricoltura è per il CIB una vera e propria missione, che accomuna tutti i soci: il CIB non riunisce unicamente aziende agricole, ma anche aziende o società industriali fornitrici di impianti, tecnologie e servizi per la produzione di biogas e biometano, enti ed istituzioni che contribuiscono a vario titolo al raggiungimento degli scopi sociali, di diffusione e promozione delle tecnologie del biogas per il comparto agricolo. L’impegno che il CIB riversa nel proprio operato è quindi di supporto all’intera filiera, e le realtà associate possono godere di vantaggi non solo dal punto di vista di gestione, ma anche di accompagnamento durante le complesse fasi di adeguamento e burocrazia necessarie alla realizzazione e alla gestione di un impianto.
Il CIB dimostra dunque di essere un attore importante per l’Italia che verrà, un Paese sostenibile capace di innovare e competere, orientato su una gestione circolare delle risorse, che esporta in tutto il mondo le competenze del Made in Italy: proprio il Paese che Symbola racconta e aiuta a crescere giorno dopo giorno.
Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione
c/o Parco Tecnologico Padano
Via Einstein Lodi (LO)
www.consorziobiogas.it