Per avviare la transizione alla mobilità sostenibile e mantenere una tensione costante verso modelli di città sempre più connesse e intelligenti, è necessario avviare anche una ricerca di senso per definire nuovi significati di mobilità capaci di rimettere al centro la persona. È proprio in questa direzione che si orienta MIC – Mobility in Chain, società di ingegneria che focalizza la propria attività su ogni aspetto riguardante mobilità e trasporti. Con uffici a Milano – sede dell’ufficio principale, Mosca e New York, MIC ha contribuito alla realizzazione di importanti progetti internazionali lavorando assieme a clienti molto prestigiosi. Attraverso una solida e costante presenza nel mercato mondiale, lo studio ha recentemente intensificato la sua attività su tutto il territorio italiano per poter sviluppare progetti innovativi capaci di coniugare aspetti di sostenibilità ambientale ed economica verso una mobilità inclusiva ed efficiente. Un caso molto recente è la riconfigurazione del Piazzale Loreto a Milano, indetto da un concorso internazionale che ha visto MIC protagonista del prestigioso intervento.
MIC si contraddistingue per la sua visione originale e multidisciplinare, grazie ad un team di circa 50 persone con diverse competenze composto da ingegneri, architetti, designers e consulenti. Il gruppo multidisciplinare permette di affrontare le questioni contemporanee con le più recenti innovazioni, seguendo ogni aspetto della pianificazione dei trasporti per persone e merci. Le competenze trasversali consentono di unire gli obiettivi di trasporto a quelli di sostenibilità ambientale e sociale, comprendendo ogni diversa possibilità di spostamento, dalla mobilità pedonale e ciclabile fino a sistemi di trasporto pubblico di massa e processi di predisposizione tecnologica della mobilità individuale e condivisa.
L’approccio di MIC si basa sull’ascolto del territorio e delle diverse utenze che lo abitano, comprendere le diverse esigenze di mobilità e proporre risposte progettuali capaci di rimettere l’uomo al centro, soddisfare le necessità di spostamento e preservare l’ambiente. Un altro esempio recente è il lavoro per il nuovo stadio Tardini di Parma, dove una progettazione multidisciplinare ha permesso di ripensare il tema dell’accessibilità allo stadio rendendolo fruibile da i cittadini in tutti i giorni della settimana. Questo tipo di processi necessitano di passare attraverso un attento ascolto della comunità locale per capire necessità e abitudini, fornendo poi soluzioni che migliorino le condizioni di vita delle persone.
MIC declina la transizione verso una mobilità sostenibile non solo attraverso grandi progetti e interventi, ma anche e soprattutto attraverso lo sviluppo di progetti in aree a domanda debole, nei comuni a bassa densità abitativa che rappresentano la maggioranza del territorio italiano e che Symbola racconta attraverso le sue ricerche e iniziative come elemento di valore e competitività per il Paese.