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di Paolo Marcesini

L’editoria italiana ha resistito alla pandemia e il libro rimane presente nei consumi culturali degli italiani. Le librerie confermano la loro centralità nel settore grazie alla capacità relazionale dei librai con i lettori e di attrarre sempre nuove generazioni. È vero che i libri li ascoltiamo, ma è vero soprattutto che li leggiamo sfogliano le pagine nonostante la trasformazione digitale. E soprattutto, il libro è tornato nelle piazze ad esercitare quel ruolo di coesione con le comunità che in ogni angolo del Paese partecipano a presentazioni, reading, festival e premi letterari.

Ogni volta che vediamo una copertina in vendita in una libreria, nel carrello della spesa on line, sulle piattaforme di streaming degli audiolibri o in bella vista sugli scaffali di un supermercato, dovremmo sempre ricordare di cosa stiamo parlando. Il settore del libro è tra le industrie culturali e creative con il maggior peso in termini economici del nostro Paese; più nello specifico, con 10.842 milioni di euro è il secondo in termini di valore aggiunto (superato solo dal settore videogiochi e software con 14.599 milioni di euro): vale più dell’architettura e design (7.819 milioni), più dell’audiovisivo e musica (5.839 milioni), più della comunicazione (5.481 milioni), più delle performing arts e arti visive (5.038 milioni), più delle attività legate alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico (3.099 milioni). Il libro, insomma, è alla base della nostra industria culturale e creativa. E da sempre è resiliente, magari poco innovativo, sicuramente impaurito dalla digitalizzazione, terrorizzato dall’intelligenza artificiale, infastidito dallo scarso numero di lettori che rimane sempre lo stesso (solo il 41,4% degli italiani legge almeno un libro l’anno) e lusingato dall’affetto incondizionato dei lettori forti che anche loro in fondo sono sempre gli stessi [1].  Il libro c’è, e cerca di capire non solo dove andrà, ma di ridefinire il contenuto identitario del suo ruolo nella società. Il Manifesto per il futuro del libro e la lettura che ha concluso l’esperienza di Ivrea come capitale del libro (il testimone è passato a Genova) ha ridefinito il suo ruolo all’interno della società come sinonimo di democrazia e libertà attraverso la definizione di 99 parole chiave scelte attraverso un processo partecipativo. Dalla A di Accesso alla B di Bibliodiversità e Benessere alla C di Comunità e Cultura, etc. E poi c’è la sua centralità come evento culturale fisico all’interno delle comunità con la complicità attiva delle librerie che attraverso festival, reading e presentazioni rendono tutti i territori, nessuno escluso, palcoscenici naturali. Il libro sempre di più è territorio, comunità, coesione, piazza. Il  progetto Luci sui Festival costruisce una rete di collaborazioni e relazioni tra tutti i festival al servizio dei lettori e degli organizzatori che in questo modo si conoscono e possono scambiarsi esperienze e idee progettuali. Complessivamente nel 2022 la filiera ha retto e conferma quella italiana nel G7 dell’editoria (siamo sesti), ma siamo quarti se consideriamo il mercato interno di vendita di libri [2]. Compriamo libri nelle librerie fisiche (+1%) anche se ormai il mercato dell’online (in leggera flessione) vale, copia più copia meno, quasi la metà del venduto. Calano gli e-book, aumenta lo streaming degli audiolibri che ormai coinvolge il 17% della popolazione adulta, per un totale di 10,2 milioni di audiolettori – ovvero un italiano su cinque. I libri ormai non solo si leggono ma si ascoltano. Anche in libreria. La vendita di audiolibri nel 2022 è in crescita del 4,2% grazie al lavoro di editori italiani ormai consolidati e specializzati nella produzione di audiolibri come la romana Emons, leader del mercato italiano, e nuovi editori indipendenti come la milanese Fabler Audio, fondata da Carlotta Brentan, un’attrice e produttrice italiana di teatro, cinema e doppiaggio. Nonostante ciò, il mercato del libro nel 2022 ha subito una leggera flessione (-2,4%) [3]. A preoccupare è l’inflazione che sta provocando un decluttering dei consumi culturali che tocca marginalmente anche il libro. Ma soprattutto l’editoria ha avuto a che fare con l’esplosione del costo della carta e dell’energia che gli editori hanno nascosto, limitando gli incrementi dei prezzi di copertina. A fronte di un aumento generale dei prezzi su base annua dell’8,3%, il prezzo medio di copertina del venduto è cresciuto solo dell’1,1%. Il dato delinea una tendenza di più lungo periodo: nell’aprile 2022 i prezzi erano aumentati dell’1,5% a fronte di un’inflazione del 5,8%. Se prima della pandemia (aprile 2019) il prezzo medio di copertina del venduto era 14,78 euro, oggi siamo a 15,16 euro: meno di 50 centesimi in più.

L’editoria di varia (romanzi e saggistica) nel 2022 ha avuto un calo del 2,3% rispetto al 2021, ma rispetto al 2019 gli italiani hanno comprato 13 milioni di libri in più.. Il libro, insomma, è uscito dalla pandemia confermando i trend di crescita strutturali dal 2020. Le vendite di varia nelle prime sedici settimane del 2023 sono state pari a 473,2 milioni, le copie vendute sono 31,2 milioni. Rispetto al 2022, la variazione rispetto al corrispondente periodo dell’anno è del -0,2% a valore e del -1,2% a copie. I libri li compriamo in libreria: la loro ripresa è da attribuirsi a una precisa scelta dei lettori che nel 46% dei casi dichiarano di aver utilizzato di più la libreria negli ultimi 12 mesi per aver ridotto gli acquisti online e negli altri canali alternativi alle librerie. In particolare, tra le motivazioni addotte, nel 55% dei casi viene indicato l’aver trovato in libreria promozioni interessanti, nel 45% l’essere stato attratto da un migliore assortimento, nel 26% l’aver riscoperto l’”atmosfera” della libreria. Le librerie fisiche consolidano così la loro posizione come primo canale di vendita dei libri (53,8%). Nuovo calo dell’online (41,5%) e leggero recupero della grande distribuzione, che si attesta al 4,7% [4]. Sulle piattaforme social registriamo l’impatto significativo di TikTok sul mercato librario e sul mondo della lettura: #BookTok è il luogo preferito da ragazze e ragazzi per condividere la lettura attraverso contenuti video di giovani creator all’insegna della creatività, dell’ironia e dell’emotività. Ed è boom per il romance, la letteratura rosa e young adult: i romanzi d'amore negli ultimi due anni si sono spesso posizionati in vetta alle classifiche di vendita e nei primi quattro mesi dell'anno hanno visto una spesa dei lettori per acquistarli pari a 15,7 milioni di euro, più che raddoppiata rispetto al 2019 (più 101,3%). Tra questi, iniziano ad affermarsi i titoli di giovani autrici italiane che sono passati da un valore di vendita di 1,1 milioni del 2019 a 6 milioni del 2023 (più 451%). Un fenomeno che ha generato l’affermarsi a Milano del Festival del Romance Italiano ideato dal blog letterario Il Rumore dei Libri di Ottelli Lidia, un evento che ospita più di 200 autrici e mette in vetrina case editrici specializzate dirette per lo più da donne come la Queen edizioni (Trapani) e la Ode – Orizzonte degli eventi edizioni (Pavia) che hanno 'scuderie' con autrici di punta come Daniela Volonté e Aria M. Non è un caso che Il Fabbricante di lacrime di Erin Doom, pseudonimo di una scrittrice italiana di cui conosciamo solo il nome Matilde, sia diventato in assoluto il libro più venduto in Italia nel 2022 (con oltre 450 mila copie). La sua storia racconta molto bene come funziona oggi l’editoria. Uscito prima su Wattpad, la più grande community mondiale di self publishing popolata da migliaia di scrittori e lettori dove le case editrici fanno scouting alla ricerca di nuovi fenomeni letterari, scovato da un editore attento ai nuovi fenomeni di tendenza come Magazzini Salani (Milano), celebrato quindi dalla community internazionale di #BookTok. Sono molte le giovani scrittrici italiane con pseudonimi inglesi o americani (indispensabili per essere letti su #BookTok) che si sono fatte notare su Wattpad con i loro romanzi che poi sono stati acquistati e ripubblicati dalle case editrici tradizionali, raggiungendo poi il massimo della notorietà grazie ai gruppi di lettura su TikTok. Così hanno avuto successo titoli come The Truth Untold. La verità nascosta di Rokia e Dangerously Mine. Pericolosamente mio e Strangely Mine. Stranamente mio di A.J. Foster (Magazzini Salani), Kiss Me Like You Love Me (Sperling & Kupfer, MI) di Kira Shell, la serie My Dilemma is You e Starlight di Cristina Chiperi edito dalla romana LeggereEditore, progetto editoriale incentrato sulla letteratura femminile.

Un libro su cinque è un libro per ragazzi. Nel 2022 il mercato dei libri per bambini e ragazzi in Italia vale 268,4 milioni di euro. Se aggiungiamo anche i fumetti per bambini e ragazzi si arriva a una cifra di 283 milioni. È il 18% di quanto hanno speso gli italiani nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione per l’acquisto di libri nel 2022. A dimostrazione dello sguardo internazionale di diverse case editrici italiane specializzate in questo comparto, è stata esposta a Bologna, dopo aver fatto tappa al Salon du Livre de Montréal e alla Taipei International Book Fair, la mostra: A dive into the sea of new Italian comics, 2019-22. L’esposizione, curata da Marco Pellitteri e composta da una selezione di alcuni dei fumetti più significativi pubblicati negli ultimi anni da venticinque case editrici italiane, è realizzata da Bologna Children’s Book Fair in collaborazione con la Commissione Comics & Graphic Novels di AIE e con il sostegno di ICE – Agenzia e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Pesano positivamente su questi risultati le politiche di incentivazione alla lettura effettuate nelle scuole. #IoLeggoPerché, l’iniziativa nazionale dell’Associazione Italiana Editori (AIE) giunta alla sua settimana edizione per la creazione e il potenziamento delle biblioteche scolastiche attraverso la donazione di libri coinvolge 23.240 scuole, 250 nidi e 3.275 librerie. Da quest’anno ha preso il via il progetto #IoleggoperchéLAB – NIDI, in stretta collaborazione con Fondazione Cariplo e con l’Osservatorio bibliografico Nati per leggere, Università di Bologna e Calabria e Bologna Children’s Bookfair: nel primo anno del progetto-pilota sono stati coinvolti e hanno aderito ben 250 nidi del territorio lombardo e del Verbano Cusio Ossola (Piemonte), ambito di lavoro della Fondazione, che si sono gemellati con le librerie e che potranno ricevere le donazioni di libri. Proprio i libri per bambini, insieme alla narrativa, sono un traino importante per l’internazionalizzazione. L’editoria italiana è al quarto posto per dimensione su scala europea, confermando l’Europa come primo mercato per l’export italiano, con la Spagna e la Francia rispettivamente al primo e al secondo posto dei mercati di esportazione italiana. La produzione editoriale, infatti, si rivolge sempre più al mercato internazionale: l’export è cresciuto dello 0,2% mentre l’import ha subito una battuta d’arresto (-5,4%) [5].

ll portale newitalianbooks promosso da Treccani con il sostegno del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e del Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori, si rivolge in primo luogo agli editori e agli agenti stranieri, cui offre informazioni complete e aggiornate sulle più recenti novità editoriali italiane attraverso una serie di schede di lettura fornite direttamente dagli editori in due lingue. Ogni scheda è corredata da un testo campione, in originale e in traduzione, da un profilo biografico dell’autore e dai dati di contatto con i responsabili dei diritti. La sostenibilità definita nelle sue tre dimensioni (sociale, economica e ambientale) sta sempre di più definendo l'offerta editoriale. Numerose sono, ad esempio, le piattaforme dedicate allo scambio o la vendita di libri usati, ma particolarmente significativa è AccioBooks, tra le prime piattaforme di sharing gratuito: fondata dalla giovane imprenditrice Gloria Pozzoli, con più di 260mila libri venduti o scambiati, allunga la vita del libro. Funziona così. Metti a disposizione i titoli della tua libreria che non ti interessano più, cerchi nella libreria virtuale della piattaforma che contiene ormai centinaia di migliaia di titoli quelli che vorresti avere e il gioco è fatto. C’è chi invece lavora per ridurre l’impatto dei processi editoriali in termini di CO₂, come Wetlands, una nuova casa editrice veneziana, i cui volumi sono composti, prodotti e stampati da manodopera locale su carta ecosostenibile e con copertine in alga carta. Nata come spazio di produzione di sapere critico e di rinnovamento prospettico all’interno del progetto civico ReActiVe, la casa editrice mette al centro del suo agire la Laguna di Venezia, le sue criticità e dalle sue risorse, come simbolo per ripensare il modo in cui le comunità che abitano questa unicità si rappresentano e sono rappresentate. Nasce così un nuovo progetto editoriale carbon neutral e a filiera locale dedicato ai temi della sostenibilità sociale e ambientale: tutti i libri sono composti, prodotti e stampati a Venezia, su carta eco-sostenibile, da manodopera locale. Oppure grandi gruppi editoriali, si dotano di piani strategici per migliorare la loro sostenibilità in coerenza con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda di Parigi. Lo ha fatto, ad esempio, Mondadori che ha presentato il suo primo Piano di sostenibilità, per il 2022. Il documento si è focalizzato su tre principali aree di intervento: il sociale, che prevede particolare attenzione al gender pay gap e al gender balance; la governance, che pone l'accento sulla diffusione all’interno del gruppo della cultura dell’inclusione, l’aumento del numero di donne in posizione dirigenziale; l’ambiente, che ha come obiettivo l'estensione al 100% dell’offerta scolastica di approfondimenti e schede dedicati alla cultura ambientale e acquisto di carta certificata secondo gli standard internazionali e perseguimento di azioni di efficientamento energetico. Feltrinelli, invece, ha aperto una delle sue librerie all'interno di Green Pea, il primo Green Retail Park al mondo dedicato al tema del rispetto ambientale, inaugurato a Torino nel 2020. Un edificio altamente sostenibile costruito con nuove tecnologie e materiali naturali. La nuova libreria ha come obiettivo quello di essere un incubatore e amplificatore del messaggio della sostenibilità con un’offerta dedicata di libri, eventi, idee, iniziative. Anche l’editoria per bambini e ragazzi si sta sempre più caratterizzando per l’attenzione ai temi della sostenibilità ambientale, come Sassi Junior Editore (Schio, VI), la prima casa editrice per bambini interamente dedicata all’ecologia che pubblica libri e book-plus (“ibridi” tra libri e giocattoli) interamente sostenibili (stampa con inchiostri alla soia su carta riciclata o FSC, ridotto uso della plastica). Oppure attraverso i festival, come l’edizione 2022 del festival itinerante della lettura per ragazzi Passa la Parola, dedicata al tema dell’eco-sostenibilità e ogni 100 libri venduti è stato piantato un albero. Ma anche con il giornalismo: l’Eco del Roditore, il giornale diretto da Geronimo Stilton, offre una pagina monografica pubblicata mensilmente sull’inserto Robinson di Repubblica che, attraverso interviste e iniziative, racconta come rendere il Pianeta un posto realmente sostenibile.

Molte case editrici indipendenti si stanno distinguendo per l’attenzione alle tematiche dell’inclusione. Settenove (Cagli, PU), ad esempio, è il primo progetto editoriale italiano dedicato alla prevenzione della discriminazione e della violenza di genere. La fiorentina Effequ, invece, è la prima casa editrice italiana che ha scelto di utilizzare lo schwa nella linea editoriale di tutte le sue prossime pubblicazioni.  Asterisco, a Milano, è un collettivo editoriale femminista e transfemminista che predilige pubblicazioni su temi di attualità legati all’identità di genere, identità sessuale, LGBT; ha anche prodotto due giochi di ruolo innovativi: Ecopunk e Stonewall 1969. Infine, la casa editrice Eris, a Torino, propone i BookBlock, piccoli strumenti di autodifesa culturale, ovvero saggi brevi su tematiche contemporanee che riguardano l’inclusione sociale, economica e culturale e la sensibilizzazione verso i temi ambientali. Il libro ha raccontato anche quest’anno la sua storia fatta di tante storie diverse. E lo ha fatto mettendo al centro il suo capitale economico più importante: la relazione con l’uomo. Tutte le transizioni e trasformazioni che inevitabilmente sono e saranno destinate a cambiare il mondo dell’industria culturale e creativa dovranno fare i conti con la sua centralità, a misura d’uomo.

Suggerimenti per il lettore

  • AIE, Il mercato del libro italiano ed europeo, 2023.
  • Ivrea 2022 Capitale italiano del libro, Manifesto per il futuro del libro e la lettura.
  • Erin Doom, Il Fabbricante di lacrime, Salani Editore.

 

Green sprout in open book on the nature background

Shutterstock / Alex SG

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[1] Fonte dati AIE-Nielsen.

[2] Federazione degli editori europei (FEP).

[3] Dati rielaborati dall’Ufficio studi Associazione Italiana Editori (AIE) su rilevazioni Nielsen BookScan.

[4] Osservatorio AIE a cura di Pepe Research, 2023.

[5] Fonte dati AIE-Nielsen.

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