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È stato presentato oggi, alla fiera di Rimini, in occasione di KEY – The Energy Transition Expo, l’evento di IEG (Italian Exhibition Group) sulla transizione energetica, il rapporto Filiere del Futuro. Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia, promosso e realizzato da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group, in collaborazione con le principali associazioni di categoria del comparto. Il rapporto ricostruisce le caratteristiche, la distribuzione territoriale e settoriale delle imprese della filiera delle energie rinnovabili ed è stato anticipato, in parte, in una rubrica sul sito www.symbola.net che raccoglie 10 punti di vista di personalità appartenenti al mondo dell’impresa, dell’economia e della ricerca come Francesco Starace, chairman SEforALL chairman SBTi; Agostino Re Rebaudengo, presidente Elettricità Futura; Edoardo Garrone, presidente ERG; Giuseppe Argirò, Amministratore delegato di Cva; Nicola Armaroli, dirigente di ricerca CNR; Silvia Bodoardo, professoressa del Politecnico di Torino; Ernesto Ciorra, Dream Builder; Giorgio Graditi, direttore Generale ENEA; Carlo Ratti, architetto e professore MIT; Giovanni Battista Zorzoli, esperto di energia.

 

FILIERE DEL FUTURO: PRESENTAZIONE DEL 2° RAPPORTO SULLA GEOGRAFIA PRODUTTIVA DELLE RINNOVABILI IN ITALIA

RAPPORTO PRESENTATO ALLA FIERA DI RIMINI IN OCCASIONE DI KEY – THE ENERGY TRANSITION EXPO E PROMOSSO E REALIZZATO DA FONDAZIONE SYMBOLA E ITALIAN EXHIBITION GROUP IN COLLABORAZIONE CON LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA DEL COMPARTO.

LE IMPRESE ATTIVE O POTENZIALMENTE ATTIVE NELLA FILIERA DELLE ENERGIE RINNOVABILI SONO 37.655, IL 13% IN PIÙ DELLO SCORSO ANNO

REALACCI (FONDAZIONE SYMBOLA): LA TRANSIZIONE VERDE AIUTA UN FUTURO PIÙ A MISURA D’UOMO. IN PARTICOLARE PUNTARE SULLE RINNOVABILI E SULL’EFFICIENZA FA CRESCERE L’ITALIA LA RENDE PIÙ LIBERA, DÀ FORZA ALLA NOSTRA ECONOMIA E AUMENTA I POSTI DI LAVORO. COME È SCRITTO NEL RAPPORTO SULLA GEOGRAFIA PRODUTTIVA DELLE RINNOVABILI IN ITALIA, PROMOSSO E REALIZZATO DA FONDAZIONE SYMBOLA E ITALIAN EXHIBITION GROUP, SONO 37.655 IMPRESE CHE DICHIARANO ATTIVITÀ LEGATE ALLA FILIERA DELLE RINNOVABILI, CIRCA IL 13% IN PIÙ RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE. GUARDANDO AI TERRITORI, QUASI UN TERZO DELLE IMPRESE SI CONCENTRA IN LOMBARDIA, LAZIO E VENETO. C’È UN’ITALIA CHE ECCELLE IN MOLTI SEGMENTI DELLA NUOVA ECONOMIA SOSTENIBILE E DÀ IL MEGLIO DI SÉ QUANDO INCROCIA INNOVAZIONE E TRADIZIONE, COESIONE SOCIALE, NUOVE TECNOLOGIE E BELLEZZA, CAPACITÀ DI PARLARE AL MONDO SENZA PERDERE LEGAMI CON TERRITORI E COMUNITÀ.

29 Febbraio 2024. È stato presentato oggi, alla fiera di Rimini, in occasione di KEY – The Energy Transition Expo, l’evento di IEG (Italian Exhibition Group) sulla transizione energetica, il rapporto Filiere del Futuro. Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia, promosso e realizzato da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group, in collaborazione con le principali associazioni di categoria del comparto. Il rapporto ricostruisce le caratteristiche, la distribuzione territoriale e settoriale delle imprese della filiera delle energie rinnovabili ed è stato anticipato, in parte, in una rubrica sul sito www.symbola.net che raccoglie 10 punti di vista di personalità appartenenti al mondo dell’impresa, dell’economia e della ricerca come Francesco Starace, chairman SEforALL chairman SBTi; Agostino Re Rebaudengo, presidente Elettricità Futura; Edoardo Garrone, presidente ERG; Giuseppe Argirò, Amministratore delegato di Cva; Nicola Armaroli, dirigente di ricerca CNR; Silvia Bodoardo, professoressa del Politecnico di Torino; Ernesto Ciorra, Dream Builder; Giorgio Graditi, direttore Generale ENEA; Carlo Ratti, architetto e professore MIT; Giovanni Battista Zorzoli, esperto di energia.

A KEY – The Energy Transition Expo, l’evento di IEG (Italian Exhibition Group) hanno discusso del rapporto Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Alessandra Astolfi, Global Exhibition Director Green & Technology Division di Italian Exhibition Group; Nicola Lanzetta Direttore Italia Gruppo Enel; Agostino Re Rebaudengo, presidente Elettricità Futura e Amministratore Delegato Asja Ambiente; Letizia Magaldi, vicepresidente Magaldy Green Energy; Domenico Sturabotti, direttore Fondazione Symbola; Gianni Silvestrini, presidente Comitato Tecnico Scientifico KEY. Alla tavola rotonda hanno partecipato Stefania Ferrero, CMO e Ambasciatrice dell’Innovazione Comau; Matteo Demofonti, vice president Product Strategy & Commercialization, Global Solar. Convert Italia; Stefano Lorenzi, CEO 3SUN; Francesco Oppici, CPO e Co-founder Energy Dome; Francesco Amati, General Manager di Vestas Italia e Turchia; Luca Cattedri, head of Commercial Offshore Wind Saipem; Paolo Menotti, Managing director Siemens Energy Italia.

Il rapporto analizza le prospettive di sviluppo delle rinnovabili da qui al 2030 e le caratteristiche e la distribuzione settoriale e territoriale delle imprese attive e potenzialmente attive nelle filiere del fotovoltaico, eolico, idroelettrico, solare termico, geotermico e bioenergie. Le imprese attive o potenzialmente attive nella filiera delle energie rinnovabili ammontano a 37.655 unità, contro le 33.257 dell’anno precedente, evidenziando un aumento del 13,2%. La distribuzione per tipologia di energia rinnovabile – piuttosto in linea con i dati dello scorso anno – vede un 74,4% di tali imprese che esplicitano attività sul fotovoltaico, seguite da un 37,1% per l’eolico, 23,2% sulle bioenergie (ovvero biomasse e biogas), 17,6% sull’idroelettrico, 13,0% nel geotermoelettrico e 8,1% nel solare termico. 

“La transizione verde aiuta un futuro più a misura d’uomo. In particolare puntare sulle rinnovabili e sull’efficienza fa crescere L’Italia la rende più libera, dà forza alla nostra economia e aumenta i posti di lavoro. Come è scritto nel rapporto sulla geografia produttiva delle rinnovabili in Italia, promosso e realizzato da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola - sono 37.655 imprese che dichiarano attività legate alla filiera delle rinnovabili, circa il 13% in più rispetto all’anno precedente. Guardando ai territori, quasi un terzo delle imprese si concentra in Lombardia, Lazio e Veneto. C’è un’Italia che eccelle in molti segmenti della nuova economia sostenibile: il nostro Paese dà il meglio di sé quando incrocia i suoi cromosomi antichi, la sua identità con un modo tutto italiano di fare economia: che tiene insieme innovazione e tradizione, coesione sociale, nuove tecnologie e bellezza, capacità di parlare al mondo senza perdere legami con territori e comunità, flessibilità produttiva e competitività. C’è molto da fare ma da qui possiamo partire per affrontare non solo i nostri mali antichi ma il futuro e le sfide che ci pone. Possiamo farlo dentro la missione che si è data l’Europa con il Next Generation EU, per rispondere alle crisi tenendo insieme coesione, transizione verde, digitale. Dobbiamo farlo rafforzando nel mondo un percorso di cooperazione e di pace oggi indebolito. Per costruire insieme, senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno, un mondo più sicuro, civile, gentile come è scritto nel Manifesto di Assisi promosso dalla Fondazione Symbola e dal Sacro Convento di Assisi”.

Nel complesso delle energie rinnovabili si contano 37.655 imprese, con una dimensione media di 9,5 addetti, cifra che supera di 2,4 volte la media del totale delle aziende extra-agricole. Riguardo alla distribuzione nei vari settori di attività, spiccano le imprese di installazione e manutenzione (39,2%), quelle impegnate nella produzione di energia (13,8%), il commercio (12,3%), la manifattura (9,6%), l'affitto e la gestione immobiliare (6,4%), e le attività di consulenza, collaudo e monitoraggio (6,1%). La distribuzione delle imprese per settore di attività si mantiene piuttosto stabile tra gli anni.

Tra le imprese attive o potenzialmente attive nel settore delle energie rinnovabili, oltre un terzo ha la sede legale in Lombardia, Lazio e Campania. La Lombardia domina con 6.035 imprese, corrispondenti al 16,0% del totale nazionale, seguita dal Lazio con 4.084 imprese e una percentuale del 10,8%. La Campania è al terzo posto con 3.490 imprese (9,3%), seguita dalla Sicilia con 3.018 (8,0%) e il Veneto molto vicino con 2.981 imprese (7,9%). Queste cinque regioni raccolgono insieme oltre la metà del totale delle imprese censite nella filiera (52,1%).

Sono ancora le sopracitate regioni a guidare la classifica dei territori che hanno registrato il maggior numero di nuove imprese nella filiera nell’ultimo anno: se ne contano 676 in Lombardia, 564 nel Lazio e 465 in Campania.

In termini di settori di attività, l'installazione e la manutenzione spiccano in modo particolare in Campania (48,2% delle imprese regionali) e nel Lazio (45,4%). Per la Lombardia, invece, è più rilevante la quota di imprese operanti nella produzione di energia (17,8% rispetto al 13,8% nazionale) e le attività di consulenza, collaudo e monitoraggio (8,6% contro il 6,1% nazionale).

Per il complesso della filiera delle rinnovabili, la provincia di Roma si distingue come leader (con 3.096 aziende, rappresentando l'8,2% del totale in Italia), influenzata principalmente dalla presenza di imprese specializzate nelle operazioni di installazione e manutenzione. Le seguono Milano con 2.748 imprese (7,3%), Napoli (1.569, 4,2%), Bolzano/Bozen (1.220, 3,2%) e Torino con (1.098, 2,9%). L’intera top 10 provinciale non ha subito variazioni rispetto alla situazione dell’anno precedente.

 

 

 

 

Il rapporto si può scaricare su www.symbola.net

 

 

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Filiere del Futuro: presentazione del 2° rapporto sulla geografia produttiva delle rinnovabili in Italia

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“Acqua futura” è il titolo dell’appuntamento promosso in collaborazione con Gruppo Tea all’interno del Seminario di Mantova di Fondazione Symbola e durante il quale è stato conferito un riconoscimento all’impegno civile sull’acqua alla Cooperativa C.A.B.Ter.Ra per essersi offerta, durante l’alluvione in Romagna nel 2023, di far allagare centinaia di ettari dei suoi terreni per salvare Ravenna, la sua comunità, i suoi mosaici. Uno straordinario esempio di solidarietà e senso civico, di impegno e sacrificio per il bene del proprio territorio, martoriato da una calamità naturale. All’interno del dibattito, al quale hanno partecipato i “Nobel” dell’Italia Riccardo Valentini, Past – President SISC e Andrea Rinaldo, Ordinario di Costruzioni idrauliche all’Università di Padova, si è evidenziato che l’acqua è una risorsa limitata e a questo si aggiungono gli effetti della crisi climatica, che agiscono direttamente sul ciclo idrologico e sulla disponibilità di risorsa idrica.

L’accordo è stato sottoscritto, giovedì 13 giugno, a Battipaglia. Firmatari il presidente di Bcc Campania Centro, Camillo Catarozzo; il vice presidente di Bcc Capaccio Paestum e Serino, Gaetano De Feo; il vice presidente di Bcc Magna Grecia, Pasquale Lucibello; il presidente di Coldiretti Campania, Ettore Bellelli, il presidente di Confagricoltura Salerno, Antonio Costantino e il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci. Le associazioni, insieme alle banche, attiveranno presso le loro sedi uno sportello a supporto delle imprese.

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