Newsletter

di Federica Colombo Politecnico di Milano e Francesco Zurlo Politecnico di Milano.

Negli ultimi anni, le imprese italiane hanno iniziato a confrontarsi in modo costante con la necessità di promuovere e raggiungere un buon livello di sostenibilità ambientale. Una scelta dettata da molteplici fattori: dalla rinnovata attenzione per l’ambiente a nuove indicazioni politico-legislative, come i noti 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Per le aziende è inevitabile avviare una transizione sostenibile, che parta dal miglioramento delle proprie performance per arrivare alla proposta di soluzioni, altrettanto performative in termini di sostenibilità, rivolte ai propri clienti. Una transizione che è già in atto in diverse realtà: a giugno 2023 l’ISTAT ha stimato che il 69% delle imprese manifatturiere italiane avesse già adottato azioni di sostenibilità, con il 56,2% di esse attive a livello di tutela ambientale[1].

Quando si parla però di transizione sostenibile è fondamentale ricordare come essa vada ad agire contemporaneamente su più aspetti: dalla struttura aziendale al coinvolgimento dei dipendenti, dai processi produttivi alla gestione della filiera. Questo contesto complesso apre le porte ad un intervento del design, portatore di innovazione e di valore proprio grazie ad alcune sue caratteristiche chiave: la visione sistemica, l’operare interdisciplinare, il pensiero critico, la capacità di visualizzare la complessità e di tradurre problemi sfaccettati in soluzioni tangibili, che considerino le esigenze dei diversi attori coinvolti.

La letteratura indica infatti che, per migliorare la propria sostenibilità ambientale, le aziende dovrebbero intervenire a livello sistemico. Oggi nessuna azienda agisce in modo indipendente, bensì all’interno di un network che comprende una pluralità di realtà: dai fornitori ai partner, dai consulenti alle aziende competitor. Questo significa intervenire a livello di filiera, includendo le differenti entità che la compongono. Un percorso in cui i designer diventano portatori di valore, sviluppando progetti che vanno a favorire e nobilitare la selezione di materiali sostenibili o che consentono di coinvolgere partner e start-up che possano supportare l’innovazione in questa direzione. Un esempio in questo senso è la collaborazione tra Nice, multinazionale con sede a Oderzo (TV) di soluzioni di Home Management (per l'automazione di cancelli e garage, sistemi di schermatura solare, di parcheggio, di allarme wireless e sicurezza domestica, per ambienti residenziali, commerciali e applicazioni industriali), e la Strategic Design Company Maize, che ha sedi a Roncade, Milano e Roma. Nel 2023 Maize ha infatti co-progettato alcune attività all’interno del programma di Open Innovation di Nice, una delle quali con lo scopo di identificare start-up e fornitori innovativi che potessero affiancare l’azienda in una transizione verso l’utilizzo di materiali con un minore impatto ambientale, in linea con la strategia ESG dell’azienda. In particolare, Maize ha accompagnato Nice nella definizione di un brief di progetto a partire da bisogni identificati come prioritari: sostituire i materiali utilizzati in specifici prodotti e/o applicazioni, per ridurne l’impatto ambientale – legato alle diverse fasi del ciclo di vita del prodotto e considerando anche le lavorazioni dei materiali stessi – preservando le prestazioni tecniche e meccaniche necessarie. Maize si è poi occupata dello scouting di start-up, valutandone le caratteristiche e prioritizzandole anche grazie ad incontri con quelle emerse come maggiormente rilevanti. La Strategic Design Company ha assunto un ruolo di mediatore, coinvolgendo in modo attivo sia l’azienda cliente che le start-up, organizzando anche un Start-up speech event: un’occasione di scambio in cui le start-up selezionate hanno presentato le proprie soluzioni e Nice i diversi prodotti e componenti su cui lavorare. Il progetto è ora nella fase di Proof of Concept (PoC): due start-up identificate durante lo Start-up speech event hanno fornito i propri materiali a Nice, che, anche con il supporto di aziende terze specializzate nella lavorazione di alcuni materiali, sta testando le diverse soluzioni per poi procedere con la fase di implementazione.

Sempre nel 2023 l’azienda vicentina Alisea, che si occupa sin dalla fondazione di progettazione per il riuso e il riciclo, ha sviluppato una finitura in polvere di grafite applicata rispettivamente ai pannelli in legno delle cucine, ai pavimenti ed alle maniglie prodotti da tre aziende italiane: la vicentina ArcLinea, tra i riferimenti del design italiano per le cucine, Listone Giordano, azienda perugina, leader dei rivestimenti e pavimenti in legno di alta gamma e Pamar, azienda produttrice di maniglie con sede a Renate (MB). La finitura è stata sviluppata coinvolgendo l’intera filiera, dal produttore veneziano di vernici Icro Coatings alle aziende di arredo stesse, partner attivi in fase di progettazione.

È dell’anno precedente, invece, la collaborazione tra SAIB, azienda produttrice di pannelli truciolari con sede a Caroso (PC), ed il designer Diego Grandi, per sviluppare Mathera, una collezione di pannelli di legno rigenerato. Obiettivo è valorizzare sia dal punto estetico che funzionale tali pannelli, considerando tutte le fasi del loro ciclo di vita ed i diversi attori coinvolti nella filiera. Mathera, il risultato, è una soluzione dal peso ridotto per facilitare il trasporto (meno emissioni) e la posa, oltre ad essere nuovamente rigenerabile in modo facile, una volta dismesso.

Affinché un’azienda riesca a migliorare concretamente la propria sostenibilità ambientale è sempre più importante guardare anche agli attori interni ad essa: i dipendenti. Una strategia promossa già da diverse imprese, che hanno scelto di partire proprio dalla creazione di consapevolezza e dalla formazione dei propri dipendenti per far sì che essi diventassero consci del possibile impatto delle loro attività quotidiane oltre a diventare portavoce della transizione sostenibile anche verso l’esterno. In questo caso, il potenziale del design emerge in relazione all’organizzazione di workshop e attività collaborative volte non solo alla trasmissione di conoscenze e competenze sul tema della sostenibilità, ma anche alla co-progettazione di direzioni e strategie per un futuro aziendale sostenibile.  Si è mossa in questa direzione Federlegno Arredo, che, in collaborazione con POLI.design e Fondazione Symbola, nel 2023 ha coinvolto i propri dipendenti in un’attività dedicata, chiamata Io, tu, noi, il Decalogo: laboratorio di pensiero attivo sulle (nostre) azioni quotidiane sostenibili. In particolare, Federlegno Arredo ha sviluppato con Symbola un Decalogo per raccontare ed affrontare il tema della sostenibilità sia internamente che con i propri associati. Per trasmettere e far comprendere meglio ai propri collaboratori i 10 punti trattati, un team di designer e ricercatori di POLI.design, con il supporto di Symbola, ha organizzato un workshop dedicato. L’iniziativa ha coinvolto attivamente 45 collaboratori stimolando consapevolezza su come i punti del Decalogo possano avere un riscontro concreto nella quotidianità lavorativa, contribuendo ad identificare pratiche sostenibili già in atto o da poter implementare.

credits: Marco Zanta

L’azienda di packaging Deles Group, con sede a Uboldo (VA), ha invece avviato nel 2020 una collaborazione con il Politecnico di Milano, che terminerà proprio quest’anno. Il progetto di ricerca Guiding Sustainable Transition in Organization through Design mira a definire un percorso capace di aiutare le aziende ad affrontare la transizione sostenibile tramite le metodologie ed i tool tipici del design, mirando alla creazione di soluzioni concrete e alla diffusione di una nuova cultura aziendale della sostenibilità. Per far questo è stato accolto un designer-ricercatore del Politecnico di Milano fra le mura aziendali e sono state svolte attività di co-design che hanno coinvolto dipendenti da diversi dipartimenti aziendali - tra i quali progettazione tecnica, supply chain management, marketing, customer care e reparto vendite – per definire un futuro sostenibile del settore del packaging e soluzioni e progetti necessari per rendere quel futuro realtà (prodotti, materiali e partnership).

È invece dal 2023 che De Longhi Group ha avviato, con Enrica Monticelli, global technology innovation director, un dottorato di ricerca in design presso il Politecnico di Milano per promuovere e integrare un approccio di ecodesign all’interno della propria azienda. Tramite l’integrazione di questo approccio nel design di prodotti è possibile coinvolgere gradualmente il resto dell’azienda e propagare un mindset strategico legato alla sostenibilità.

credits: De Longhi Group

In questo processo di transizione sostenibile, tool e strumenti digitali stanno iniziando a ricoprire un ruolo rilevante, portando alla definizione di nuovi servizi, nuovi modelli di business e, conseguentemente, nuovi vantaggi competitivi. In particolare, il digitale può fornire un contributo significativo per l’innovazione dei processi e per la gestione di infrastrutture e servizi. Grazie alla collaborazione con la filiera culturale e creativa, sono diverse le imprese che hanno scelto in particolare di tracciare e misurare la propria sostenibilità e/o implementare una sostenibilità preventiva: sensori e dispositivi IoT raccolgono, analizzano e visualizzano dati che consentono di intervenire a livello di gestione e manutenzione predittiva, anticipando possibili problematiche e riducendo sprechi di materiali e risorse.

Un caso interessante è Waidy Water Management System, una piattaforma cloud-native progettata per la manutenzione predittiva della rete idrica di Roma, gestita da Acea, sviluppata nel 2022 da Tangity, design studio dell’azienda internazionale NTT DATA (specializzata in servizi IT e di business digitale). Il sistema si integra con l'infrastruttura esistente di Acea - fornitore di energia elettrica e gas - consentendo l'integrazione dei dati dalla mappa delle applicazioni e fornendo indicazioni predittive per la protezione delle risorse idriche, nonché simulazioni e analisi What If. L'implementazione di questo sistema ha portato a una riduzione delle perdite di rete e dei tassi di guasto nelle infrastrutture idriche del gruppo Acea. In questo caso, lo studio di design ha accompagnato l’azienda nella costruzione di uno strumento a supporto del decision making per prendere le soluzioni più vantaggiose nella gestione e il risparmio dell’acqua, abilitato da Smart Technologies (come l’intelligenza artificiale) e attraverso la creazione di un gemello digitale che permettesse la simulazione di diverse situazioni con proiezioni immediate sulla base di dati reali. Nel decision making di sistemi complessi, la sfida più grande riguarda dotare il sistema di un’adeguata data visualization, ossia capire quali informazioni devono avere la prevalenza in un dato momento e quale visualizzazione dare a specifiche informazioni, per far sì che si traducano in azioni da parte di chi sta nella stanza dei bottoni. Da aprile 2024 invece, la società di consulenza Deloitte – anche attraverso un team multidisciplinare di Deloitte Italia di cui fanno parte diversi designer - sta supportando Aura Blockchain Consortium - consorzio no-profit creato da oltre 40 brand del lusso a livello internazionale e di cui le italiane Prada Group (MI) e OTB Group (VI) e le francesi LVMH e Richemont sono Steering Member – nella digitalizzazione dell’industria del lusso, in particolare per quanto riguarda il Passaporto Digitale dei Prodotti (DPP). Il DPP agisce da collegamento tra il prodotto, il brand ed il cliente, consentendo di tenere traccia di tutte le informazioni legate al prodotto nel suo intero ciclo di vita. Un aspetto particolarmente interessante per la transizione sostenibile delle aziende, che riescono così a tracciare e rendere trasparenti dati legati alle materie prime, ai principi di design circolare ed al trattamento di fine vita del singolo prodotto, abilitando la circolarità all’interno dell’industria del lusso e facilitando il rispetto delle nuove normative in materia di sostenibilità. Un cambiamento complesso, in cui Deloitte Italia supporta le aziende del settore Fashion & Lusso nelle diverse fasi progettuali: dalla definizione della strategia aziendale per l’introduzione del DPP alle fasi di business e UX/UI design, fino all’implementazione del DPP ed alle attività legate alla sua gestione una volta rilasciato.

I casi presentati evidenziano il ruolo che i professionisti della filiera culturale e creativa ricoprono per la transizione sostenibile delle aziende italiane. Un ruolo che si concretizza in due modalità principali, anche grazie al supporto del digitale: interventi sistemici, che innovano a livello di filiera, e processi formativi e per la creazione di consapevolezza tra i collaboratori dell’impresa.

 

Suggerimenti per il lettore:

- Geissdoerfer, M., Morioka, S. N., de Carvalho, M. M., & Evans, S. Business models and supply chains for the circular economy. Journal of Cleaner Production, 190, 712–721, 2018.[2]

- Yström, A., Agogué, M., & Rampa, R. Preparing an Organization for Sustainability Transitions—The Making of Boundary Spanners through Design Training. Sustainability, 13(14), Article 14, 2021.[3]

- Italia, M., Design-Led Sustainable Transition in Organization: A framework to guide and evaluate employee change. In D. De Sainz Molestina, L. Galluzzo, F. Rizzo, & D. Spallazzo (Eds.), IASDR Conference Series, 2023.[4]

[1] ISTAT, Pratiche sostenibili delle imprese a giugno 2023 e prospettive 2023-2025, 2023.
[2] Articolo di approfondimento sull’innovazione a livello di business model e catena del valore, relativo all’innovazione sostenibile a livello sistemico e di filiera.
[3] Articolo di approfondimento sulla transizione sostenibile in azienda, con un focus sul ruolo degli individui che si fanno promotori e disseminatori di competenze e conoscenze e sul ruolo del design training.
[4] Articolo di approfondimento relativo al caso studio Guiding Sustainable Transition in Organization through Design, che evidenzia i modi e gli strumenti del design per favorire l’integrazione di competenze nei dipendenti.

Devi accedere per poter salvare i contenuti