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La nuova statuina del presepe di Coldiretti, Fondazione Symbola e Confartigianato è stata consegnata all’Arcivescovo di  Milano, monsignor Mario Delpini. Obiettivo dell’iniziativa, che in questi giorni prenatalizi interesserà tutte le diocesi italiane – spiega la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – è quello di aggiungere al presepe figure che parlino del presente ma anche del futuro.

Nel 2024 – precisa la Coldiretti – la statuina rappresenta un’artigiana del settore caseario, simbolo della qualità del cibo Made in Italy e dei saperi che lo valorizzano. A consegnarla direttamente nelle mani dell’Arcivescovo monsignor Delpini, con i rappresentanti di Confartigianato Milano e Monza Brianza, c’era una delegazione della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza guidata dal presidente Alessandro Rota, con il direttore Umberto Bertolasi, il consigliere ecclesiastico per le province di Milano e Monza don Matteo Vasconi, il consigliere Cesare Fedeli e il presidente dei Senior Coldiretti interprovinciali e regionali Pierluigi Nava.

Il Presepe – spiega Coldiretti – è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere. Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti, con l’affiancamento della Fondazione Fratelli Tutti, vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile.

Il Presepe – prosegue Coldiretti – è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e animali. Per rafforzare l’attualità di questo messaggio si aggiungono ogni anno nuove figure e nuovi mestieri. Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, nel 2023 un maestro imprenditore e il suo apprendista, quest’anno un’artigiana casearia.

Il settore lattiero caseario – interviene ancora Coldiretti Milano, Lodi e Monza Brianza – rappresenta un’eccellenza del Made in Italy, grazie al lavoro di quasi 24.000 stalle che producono 12,7 milioni di tonnellate di latte all’anno, alimentando una filiera che nell’intero Paese vale oggi circa 19 miliardi di euro e impiega oltre 200.000 persone, tra lavoratori diretti e indotto. Nel territorio interprovinciale le consegne di latte dell’intero 2023 ammontano a oltre 900 mila tonnellate, con il primato di Lodi (548.179 tonnellate) e a seguire l’area metropolitana milanese (341.528 tonnellate) e Monza Brianza (11.874 tonnellate).

I formaggi italiani rappresentano anche la prima voce della Dop Economy tricolore, per un valore pari a quasi il 60% di quello complessivo del cibo a denominazione di origine. Un patrimonio molto apprezzato all’estero, dove le esportazioni di formaggi e latticini hanno sfiorato nel 2023 i 5 miliardi di euro, con una crescita del 12% rispetto all’anno precedente. Il Lodigiano – conclude la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, su dati Ismea – è la ventesima provincia italiana per impatto della Dop economy del cibo, con un valore di 110 milioni di euro nel 2023, in aumento del 10,1% rispetto all’anno precedente. Ma la scelta di dedicare la statuina del presepe a questo settore evidenzia anche il valore sociale e ambientale dell’allevamento italiano e delle migliaia di persone impegnate a tutelare il territorio.

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La statuetta del Presepe all’Arcivescovo Delpini | Gazzetta di Milano

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