«Simbolo del lavoro» Statuina del presepe donata al Vescovo La consegna della statuina: da sinistra, Loffreda, Borella, Lazzarini, monsignor Beschi, Giambellini e Maroni sottolineato l'importanza del mondo rurale, «che ogni giorno contribuisce a garantire qualità, sostenibilità e identità al nostro territorio». Dopo aver ascoltato le difficoltà e le sfide affrontate nei settori dell'agricoltura e dell'artigianato, monsignor Beschi ha parlato dell'importanza profonda dell'accoglienza e del valore del lavoro. «Il lavoro, in ogni sua forma - ha detto - non è solo una necessità ma è anche un valore. È una manifestazione concreta della dignità della persona e deve essere riconosciuto e tutelato come tale, soprattutto per chi vive già altre difficoltà. Ogni lavoratore merita giustizia, rispetto e un ambiente in cui sentirsi accolto». Per il Vescovo l'accoglienza è un riconoscimento dei valori umani e cristiani. L'iniziativa, promossa da Confartigianato e Coldiretti in collaborazione con Fondazione Symbola, che prevede la realizzazione e la consegna di una statuina simbolica del presepe ai Vescovi delle Diocesi italiane, con l'obiettivo di mettere in evidenza i valori dell'impresa di territorio, è giunta alla quinta edizione. L' t maggi Confartigianato e Coldiretti l'hanno offerta come rappresentazione del (l'«arte del fare» Per i12024 si è scelto di rappresentare il tema della qualità del made in Italy attraverso la riproduzione di un'imprenditrice artigiana del settore caseario. La statuina del Presepe, opera del maestro artigiano leccese Claudio Riso, è stata donata ieri al Vescovo Francesco Beschi, nella sede vescovile in CittàAlta, dai rappresentanti di Confartigianato Imprese Bergamo e Coldiretti Bergamo. All'incontro erano presenti il presidente di Confartigianato Giacinto Giambellini con il direttore Stefano Maroni, il presidente di Coldiretti Gabriele Borella con il direttore Carlo Loffreda e la responsabile di Coldiretti Donne Elena Lazzarini. «La statuina rappresenta il valore fondamentale dell'artigianato italiano: l'arte di "fare" che si tramanda di generazione in generazione, attraverso il lavoro di mani esperte e cuore appassionato», ha detto Giambellini.