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ROMA, 5 GIUGNO 2020 - “Il lavoro agroalimentare e ambientale rappresenta già oggi un presidio contro la crisi climatica e contro spopolamento e desertificazione, garantisce produzioni di qualità, cura della biodiversità e riqualificazione del territorio, parla un linguaggio rivolto alla sostenibilità e all’innovazione e traina con sé tanti settori che esprimono al meglio il Made in Italy e le sue vocazioni. La nostra adesione a Symbola è dunque parte di un percorso coerente, avviato con la nostra campagna “Fai Bella l’Italia”, che ci vede impegnati a portare la voce delle lavoratrici e dei lavoratori dentro le sfide della sostenibilità e della transizione green della nostra economia. Con Symbola, in particolare, vogliamo portare avanti la nostra idea di un patto tra istituzioni, capitale e lavoro, per portare il Paese fuori dalla crisi legata all’emergenza sanitaria facendo leva sul lavoro di qualità e su competitività, legalità, innovazione”.

Con queste parole il segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota ha annunciato oggi, durante il webinar “Fai Bella l’Italia”, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, l’adesione del sindacato agroalimentare e ambientale a Symbola, fondazione che promuove imprese, comunità e intelligenze del Made in Italy secondo i principi della sostenibilità, della bellezza, dell’innovazione. A esprimere soddisfazione per l’adesione della federazione è stato lo stesso presidente di Symbola, Ermete Realacci, che intervenendo al webinar ha detto:

 

“L’adesione di Fai Cisl alla Fondazione Symbola è l’approdo di una proficua relazione fondata sulla condivisione di valori che sono nel DNA di Symbola: qualità, innovazione, bellezza, sostenibilità, legami col territorio e le comunità. In occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente è importante ricordare uno dei paragrafi più importanti e coraggiosi della Laudato Sì: “la finanza soffoca l’economia reale. Non si è imparata la lezione della crisi finanziaria mondiale e con molta lentezza si impara quella del deterioramento ambientale”. Occorre costruire un’economia, e di conseguenza una società, più fondata sulle ragioni dell’uomo, che è quella che conviene di più al nostro Paese soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando. Perché l’Italia è forte quando fa l’Italia, quando, cioè, unisce le sfide del futuro e dell’innovazione con la sua cultura antica fondata su quel tessuto di comunità locali, territori, storie e paesaggi che l’agricoltura ha segnato in modo unico, motivo per cui il prestigio del brand Italia nel mondo è fortissimo, e lo è molto più di quanto pensiamo. Anche se è necessario fare di più l’agricoltura italiana è tra le più sostenibili con il 7,2% delle emissioni di CO2 equivalenti a livello nazionale: 30 milioni di tonnellate contro i 76 milioni di tonnellate della Francia, i 66 milioni di tonnellate della Germania. Secondo uno studio della Fondazione Symbola e Coldiretti, l’Italia si conferma ai vertici mondiali per aree agricole coltivate a biologico: il 15,5% della superficie agricola utilizzata nazionale. La spina dorsale di questi primati abita anche nei piccoli comuni dove si produce il 92% dei prodotti agroalimentari Dop e Igp, e il 79% dei vini italiani più pregiati. Durante questa crisi è stato evidente come la tenuta delle comunità e delle istituzioni locali grazie all’azione dei sindaci soprattutto dei Piccoli Comuni, siano determinanti per la forza dell’Italia tutta”.

 

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“Acqua futura” è il titolo dell’appuntamento promosso in collaborazione con Gruppo Tea all’interno del Seminario di Mantova di Fondazione Symbola e durante il quale è stato conferito un riconoscimento all’impegno civile sull’acqua alla Cooperativa C.A.B.Ter.Ra per essersi offerta, durante l’alluvione in Romagna nel 2023, di far allagare centinaia di ettari dei suoi terreni per salvare Ravenna, la sua comunità, i suoi mosaici. Uno straordinario esempio di solidarietà e senso civico, di impegno e sacrificio per il bene del proprio territorio, martoriato da una calamità naturale. All’interno del dibattito, al quale hanno partecipato i “Nobel” dell’Italia Riccardo Valentini, Past – President SISC e Andrea Rinaldo, Ordinario di Costruzioni idrauliche all’Università di Padova, si è evidenziato che l’acqua è una risorsa limitata e a questo si aggiungono gli effetti della crisi climatica, che agiscono direttamente sul ciclo idrologico e sulla disponibilità di risorsa idrica.

L’accordo è stato sottoscritto, giovedì 13 giugno, a Battipaglia. Firmatari il presidente di Bcc Campania Centro, Camillo Catarozzo; il vice presidente di Bcc Capaccio Paestum e Serino, Gaetano De Feo; il vice presidente di Bcc Magna Grecia, Pasquale Lucibello; il presidente di Coldiretti Campania, Ettore Bellelli, il presidente di Confagricoltura Salerno, Antonio Costantino e il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci. Le associazioni, insieme alle banche, attiveranno presso le loro sedi uno sportello a supporto delle imprese.

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