Appennino smart land «Legno e rinnovabili, obiettivo sostenibilità» L'ambientalismo senza l'uomo non è solo vuota ideologia, ma rischio per le vite della nostra comunità Una filiera per la ricostruzione col patrimonio forestale in abbandono Comunità energetiche cofinanziate con 69 milioni, coinvolti 40 centri Comunità energetiche rinnovabili, edifici a zero impatto energetico, bosco che genera valore, posti di lavoro e quindi possibilità di restare. Non è il racconto di un paese lontano, ma ciò che ogni giorno si sta realizzando nell'Appennino centrale. «Vogliamo essere, e saremo, una smart land, aperta al mondo e pronta a cogliere le occasioni che la transizione energetica pone in essere», spiega il commissario alla riparazione e ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, che ha fatto della sostenibilità - ambientale, economica e sociale - una delle bandiere del suo mandato nel Centro Italia. «Non esiste l'aquila sul monte Vettore senza la coltivazione di lenticchia a Castelluccio, è l'esempio che porto sempre perché è lapalissiano. L'a mbientalismo senza l'uomo non solo è vuota ideologia, ma un rischio per le vite della nostra comunità. Il nemico delle aree interne non è l'uomo ma il suo contrario: lo spopolamento». E a questo, prosegue Castelli, si lega un pregiudizio diffuso, «quello che associa i nostri boschi a foreste gestite e produttive come la Foresta Nera tedesca. Non è così. Qui si tratta spesso di inselvatichimento, frutto di incuria e abbandono, che mette a rischio la tenuta idrogeologica del territorio, come purtroppo dimostrano gli eventi estremi che colpiscono con crescente frequenza le nostre valli, anche nelle Marche». Ma questa fragilità può tradursi in una grande occasione. Lo sa bene Fabio Renzi, segretario della Fondazione Symbola, che con il commissario Castelli ha avviato un ragionamento poi tradotto nell'Ordinanza 222. «L'ordinanza del cratere sisma 2016 che incentiva l'uso del legno nella ricostruzione non è solo un significativo contributo al settore per il quale la Fondazione Symbola è impegnata, insieme a FederlegnoArredo, fin dal 2017 spiega Renzi -, ma anche un importante segnale per mettere a sistema l'enorme patrimonio forestale italiano, oggi quasi totalmente in abbandono e che sta stravolgendo gli equilibri ambientali e territoriali dei due terzi del Paese, montani o alto collinari. Sviluppare una filiera legno italiana significa mettere in sicurezza sia l'industria dell'arredo e delle costruzioni made in Italy che il territorio. Per sostenere questo percorso Fondazione Symbola con FederlegnoArredo avvieranno una campagna di sensibilizzazione per l'utilizzo del legno nella ricostruzione post sisma con una serie di appuntamenti sul territorio a partire da quello di pochi giorni fa ad Amatrice». Ma l'economia, per girare, ha bisogno anche di ragionare sui costi di base sempre più alti. L'energia è un bene sempre più prezioso e per questo con le Comunità energetiche rinnovabili cofinanziate con 69 milioni di euro da Next Appennino viene messa davvero in comune, con i Comuni capofila di una piccola rivoluzione verde nel cuore del cratere. «Nelle Marche sta già partendo la Cer dell'Unione montana Monti Azzurri - spiega Castelli -. Abbiamo anche appena firmato l'avvio di quella con capofila Camerino e abbiamo finanziato anche la Cer di Matelica e di Comunanza. Parliamo di 40 Comuni che hanno unito le forze per un obiettivo comune. La trovo un'evidenza meravigliosa e ricca di speranza per il futuro di questo territorio». Giampiero Feliciotti Presidente Unione Monti Azzurri «Le due Cer sono strumenti fondamentali per incentivare la partecipazione di cittadini e imprese, che beneficeranno di bonus del 40% sugli impianti. La Cer permette di condividere l'energia prodotta in eccesso, sostenendo le famiglie fragili» «MODELLO DI TRANSIZIONE» Roberto Lucarelli Sindaco di Camerino «Non si tratta solo di realizzare un progetto innovativo, ma di costruire un modello di transizione ecologica condiviso e partecipato da cittadini e molteplici realtà. La Cer incarna lo spirito comunitario, ponendosi come strumento di inclusione e sviluppo sostenibile» Guido Castelli, Claudio Giust (presidente Assolegno) e Fabio Renzi di Symbola.