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I firmatari del Manifesto, tra cui il presidente Boccia: La ripresa valorizzi società a misura d'uomo

“I ritardi e le pigrizie di ieri non sono più accettabili se vogliamo superare questa cri si. Di pende anche dal concreto impegno di tutti costruire un mondo più pulito, civile, gentile”. Si conclude cosi la lettera che i promotori del “Manifesto di Assisi per un'economia a misura d'uomo contro la crisi climatica" hanno inviato agli oltre tremila firmatari (imprenditori pubblici e privati, uomini di cultura e di Chiesa, giornalisti) del documento presentato il 25 gennaio (data della foto in apertura) nella città di San Francesco. Una lettera che guarda oltre l'emergenza.
“Molte lezioni di questi giorni difficili non andranno dimenticate. La centralità della sanità e della ricerca, la  necessità di rafforzare alcune politiche pubbliche, la rivalutazione del sistema agroalimentare e del la distribuzione, il ruolo che possono svolgere lo smart working e la formazione a distanza anche in futuro, l'importanza sia ora sia ancora più nell'avvenire del buon funzionamento delle infrastrutture basilari”. Tra le firme anche quella del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, insieme a quella del presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, del Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, del presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, e degli ad di Enel, Francesco Starace e di Novamont, Catia Bastioli.

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Assisi dà voce alla speranza: nessuno potrà salvarsi da solo | Confindustria News

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