«Con San Francesco non si scherza, sarà una svolta epocale, culturale e spirituale», così il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento Padre Enzo Fortunato a proposito del "Manifesto di Assisi". Costruire un'economia e una società più a misura d'uomo in grado di affrontare la crisi climatica grazie a una nuova alleanza tra istituzioni, economia, politica, società e cultura: è l'obiettivo del documento «contro la crisi climatica», che ha già raccolto oltre 1.700 firme ed è stato presentato ieri nel salone d'onore di Palazzo Donini a Perugia, nella sede della giunta regionale. Il Manifesto di Assisi sarà al centro della giornata di venerdì, quando nella città serafica sono attesi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro dell'Università Gaetano Manfredi e il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Tra i promotori del Manifesto ci sono il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci, il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, padre Enzo Fortunato, il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, quello di Confindustria Vincenzo Boccia, ma anche l'ad Enel Francesco Starace e di Novamont Catia Bastioli. «Questo manifesto delinea un prima e un dopo per le politiche ambientali in Italia, non poteva non partire dall'Umbria perché frutto della consapevolezza green che hanno sia Assisi sia questa regione», ha rimarcato padre Enzo Fortunato. «In Umbria possiamo passare dalle parole ai fatti», spiega la governatrice Donatella Tesei.