Il terremoto del 2016 ha lasciato un segno indelebile sulle comunità dell'Appennino centrale, accelerando lo spopolamento e mettendo in crisi settori fondamentali per l'economia locale. Tuttavia, la resilienza di queste terre si manifesta oggi attraverso la rinascita dell'agricoltura e della filiera del legno, elementi chiave per garantire la presenza dell'uomo sul territorio e preservarne la biodiversità.
A Castelluccio di Norcia, la coltivazione della lenticchia rappresenta non solo un'eccellenza gastronomica, ma anche un presidio ambientale di importanza cruciale. Sara Coccia, coltivatrice locale, sottolinea come la semina delle lenticchie nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini sia sinonimo di sostenibilità e biodiversità. La famosa fioritura di Castelluccio, con i suoi vivaci colori, è resa possibile proprio da questa coltivazione, che attira api e insetti impollinatori, favorendo l'equilibrio dell'ecosistema.
Paolo Pigliacelli della Fondazione Symbola ha dichiarato: "Oltre il 70% dell'area colpita dal sisma del 2016 è occupata da boschi, in gran parte abbandonati o comunque sottoutilizzati. Questa situazione, oltre a rappresentare un mancato sfruttamento delle risorse locali, costituisce anche un problema per la sicurezza del territorio. Attualmente, in diversi comuni del cratere dell'Appennino centrale, il legname viene svenduto a un euro al quintale in piedi, ovvero ancora da tagliare. Tuttavia, con l'attivazione di filiere locali, trasformando questa risorsa in prodotti finiti o semilavorati, il valore del legno potrebbe moltiplicarsi centinaia di volte, arrivando fino a mille volte nel caso di prodotti per l'arredo e l'edilizia, come il parquet".
"Si tratta di un'opportunità straordinaria, resa oggi possibile dalle nuove tecnologie", ha proseguito Pigliacelli "che permettono di impiegare per usi pregiati anche le essenze tipiche dell'Appennino centrale, fino a oggi sfruttate quasi esclusivamente per la combustione nei forni delle pizzerie. Tuttavia, per garantire un reale sviluppo del settore, è fondamentale assicurare la sostenibilità attraverso la certificazione forestale, uno strumento che attesta che i prodotti derivano da materie prime gestite in modo responsabile. Questo passaggio è essenziale non solo per il valore economico, ma anche come segnale di attenzione e rispetto per il territorio".