Newsletter

 

LA FORZA DELLA SOSTENIBILITÀ IN ITALIA OGGI

COESIONE, INNOVAZIONE, LIBERTÀ

 

REALACCI HA DETTO NELLE CONCLUSIONI: "CINQUE GIORNI DI INCONTRI E OLTRE DUECENTO RELATORI QUI A TREIA HANNO CONFERMATO CHE LA SOSTENIBILITÀ IN ITALIA È FORTE E NON È UN VINCOLO ASTRATTO. UN’ITALIA CHE FA L’ITALIA PUÒ DARE UN CONTRIBUTO IMPORTANTE AD AFFRONTARE LE CRISI LEGATE AL CLIMA, ALLA PANDEMIA, ALL’INVASIONE RUSSA DELL’UCRAINA IN TANTI SETTORI IN CUI È GIÀ PROTAGONISTA. IL NOSTRO PAESE DÀ IL MEGLIO DI SÉ QUANDO INCROCIA I SUOI CROMOSOMI ANTICHI, LA SUA IDENTITÀ CON UN MODO TUTTO ITALIANO DI FARE ECONOMIA: CHE TIENE INSIEME INNOVAZIONE E TRADIZIONE, COESIONE SOCIALE, NUOVE TECNOLOGIE E BELLEZZA, CAPACITÀ DI PARLARE AL MONDO SENZA PERDERE LEGAMI CON TERRITORI E COMUNITÀ, FLESSIBILITÀ PRODUTTIVA E COMPETITIVITÀ. C’È MOLTO DA FARE MA DA QUI POSSIAMO PARTIRE PER AFFRONTARE NON SOLO I NOSTRI MALI ANTICHI MA IL FUTURO E LE SFIDE CHE CI PONE. POSSIAMO FARLO DENTRO LA MISSIONE CHE SI È DATA L’EUROPA CON IL NEXT GENERATION EU, PER RISPONDERE ALLE CRISI TENENDO INSIEME COESIONE, TRANSIZIONE VERDE, DIGITALE. DOBBIAMO FARLO RAFFORZANDO NEL MONDO UN PERCORSO DI COOPERAZIONE E DI PACE OGGI INDEBOLITO. PER COSTRUIRE INSIEME, SENZA LASCIARE INDIETRO NESSUNO, SENZA LASCIARE SOLO NESSUNO, UN MONDO PIÙ SICURO, CIVILE, GENTILE COME È SCRITTO NEL MANIFESTO DI ASSISI”.

L’ITALIA È UNA SUPERPOTENZA NELL’ECONOMIA CIRCOLARE E HA LA PIÙ ALTA PERCENTUALE DI RICICLO SULLA TOTALITÀ DEI RIFIUTI: IL 79,4%. QUESTO CI FA RISPARMIARE OGNI ANNO 23 MILIONI DI TONNELLATE EQUIVALENTI DI PETROLIO E 63 MILIONI DI TONNELLATE DI EMISSIONI DI CO2

SONO 441 MILA LE IMPRESE ITALIANE CHE HANNO INVESTITO SULL’AMBIENTE NEGLI ULTIMI 5 ANNI: ESPORTANO DI PIÙ, INNOVANO DI PIÙ, CREANO PIÙ POSTI DI LAVORO

IN ITALIA SONO 3,1 MILIONI I GREEN JOBS: IL 13,7% DEGLI OCCUPATI

9 Luglio 2022. Al centro dell’appuntamento di oggi c’era “La forza della sostenibilità in Italia oggi. Coesione, innovazione, libertà” alla presenza di Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari, con Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola; Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale Enel. I saluti di Gino Sabatini, Presidente Camera di Commercio delle Marche e intervengono Catia Bastioli, Amministratore delegato Novamont; Aldo Bonomi, Sociologo - Fondatore e Direttore del Consorzio Aaster; Mario Caldonazzo Amministratore delegato Gruppo Arvedi; Regina De Albertis Presidente Assimpredil ANCE - Cda Fondazione Symbola; Vanessa Pallucchi Portavoce Forum Terzo Settore; Andrea Prete, presidente Unioncamere.

 "Cinque giorni di incontri e oltre duecento relatori qui a Treia hanno confermato che la sostenibilità in Italia è forte e non è un vincolo astratto. Un’Italia che fa l’Italia può dare un contributo importante ad affrontare le crisi legate al clima, alla pandemia, all’invasione russa dell’Ucraina in tanti settori in cui è già protagonista. Il nostro Paese – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola durante le conclusioni - dà il meglio di sé quando incrocia i suoi cromosomi antichi, la sua identità con un modo tutto italiano di fare economia: che tiene insieme innovazione e tradizione, coesione sociale, nuove tecnologie e bellezza, capacità di parlare al mondo senza perdere legami con territori e comunità, flessibilità produttiva e competitività. C’è molto da fare ma da qui possiamo partire per affrontare non solo i nostri mali antichi ma il futuro e le sfide che ci pone. Possiamo farlo dentro la missione che si è data l’Europa con il Next Generation EU, per rispondere alle crisi tenendo insieme coesione, transizione verde, digitale. Dobbiamo farlo rafforzando nel mondo un percorso di cooperazione e di pace oggi indebolito. Per costruire insieme, senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno, un mondo più sicuro, civile, gentile come è scritto nel Manifesto di Assisi”.

 

Per cogliere a pieno la straordinaria occasione della transizione verde c’è bisogno di un Paese unito e di partire dai nostri punti di forza. Punti di forza che vediamo dai dati dei rapporti di Fondazione Symbola e Unioncamere. Sono oltre 441 mila le imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito negli ultimi 5 anni in prodotti e tecnologie green. Sono già oggi 3,1 milioni di green jobs: il 13,4 % degli occupati.

Molte delle imprese italiane, nonostante la crisi prodotta dal Covid-19, non hanno rinunciato a innovare e scommettere sulla sostenibilità ambientale, anzi, alcune hanno deciso di alzare la posta per essere ancora più competitive e resilienti. Il lavoro di queste imprese spinge il Paese verso frontiere avanzate della sostenibilità. Siamo i primi in Europa nell’economia circolare con il più alto tasso di riciclo sul totale dei rifiuti speciali e urbani (79,4%), un valore molto superiore alla media europea (48,6%). Un risultato che determina un risparmio annuale di emissioni pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate equivalenti di CO2. Ci sono tutte le condizioni per essere protagonisti, insieme all’Europa, nel percorso per azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050.

 

 

 

 

SCARICA L’ARTICOLO IN PDF
“La forza della sostenibilità in Italia oggi. Coesione, innovazione, libertà”

scelti per te

Il 92% delle produzioni tipiche nazionali che si consumano soprattutto a Natale nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. È quanto emerge dallo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità”. Il rapporto vuole raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici, valorizzato e promosso grazie alla legge n.158/17, a prima firma Realacci, con misure per la valorizzazione dei Piccoli Comuni. Nei territori dei 5.538 piccoli comuni con al massimo 5.000 abitanti, in cui vivono quasi 10 milioni di italiani, si produce infatti ben il 92 per cento dei prodotti di origine protetta (DOP, Denominazione di Origine Protetta e IGP, Indicazione di Origine Protetta) e il 79 per cento dei vini italiani più pregiati. Questo rapporto di Coldiretti-Fondazione Symbola “Piccoli Comuni e Tipicità” ci restituisce il quadro aggiornato per ogni regione di questa dimensione produttiva estesa e radicata che traduce in valore la diversità culturale.

La COP28 di Dubai è andata meglio di quanto si potesse pensare. Ora tocca oltre che ai governi, alla società e all’economia. L’intesa raggiunta tiene conto di tutti gli aspetti più rilevanti dell’accordo di Parigi. Questi appuntamenti sono importanti per indicare la direzione, ma la partita vera si gioca nel campo dell'economia e della società. È giusta la scelta dell’Europa di puntare su coesione, transizione verde e digitale per costruire un’economia più a misura d’uomo e per questo più forte. Anche per questo sono inaccettabili i ritardi sullo sviluppo delle fonti rinnovabili nel nostro Paese.

ricerche correlate

ISCRIZIONE

Devi accedere per poter salvare i contenuti