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RICOSTRUIRE, RIGENERARE, NEOPOPOLARE

 

Sabato 8 ottobre si terrà ad Acquasanta Terme l’iniziativa Next Appennino Lab il programma di attività di Fondazione Symbola in attuazione del Protocollo d’intesa tra il Commissario Straordinario Sisma 2016, il Coordinatore della struttura tecnica di missione Sisma 2009, il Dipartimento Casa Italia e le Fondazioni Symbola, Aristide Merloni, Magna Carta, gli Istituti Adriano Olivetti e Censis e le Associazioni Legambiente, Federtrek ed Uncem. L’appuntamento si terrà presso Palestra Comunale, Frazione di Centrale. I lavori inizieranno alle ore 16,00 con i saluti di saluti di Sante Stangoni, Sindaco di Acquasanta Terme; Gino Sabatini, presidente Camera di Commercio delle Marche; Luigi Contisciani, presidente Bim Tronto; Franco Capponi, Sindaco di Treia, Rappresentante Anci Marche nella Cabina di regia Ricostruzione Sisma 2016; Monica Mancini Cilla, Vicepresidente Sviluppo Europa Marche. Introdurrà Fabio Renzi, segretario generale Fondazione Symbola. Intervengono Agostino Agostini, FinConsul srl Progettista Bim Tronto; Giuseppe Sammartino, direzione Lamel Legno; Andrea Spaterna, presidente Parco Nazionale Dei Monti Sibillini; Luca Possanzini, presidente Consorzio Marche Verdi; Paolo Pigliacelli, esperto Specialista Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016.

“Next Appennino Lab è l’iniziativa di Fondazione Symbola – dichiara Fabio Renzi, segretario generale di Fondazione Symbola - per promuovere Next Appennino il programma per il rilancio economico e sociale delle regioni del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, finanziato dal Fondo Complementare al PNRR per le Aree Sisma a favore delle imprese per sostenere investimenti sul territorio https://nextappennino.gov.it. Il progetto di Fondazione Symbola Next Appennino Lab prevede la realizzazione di 8 workshop e 5 webinar, rivolto agli enti, alle istituzioni e alle realtà sociali e imprenditoriali dei territori interessati. I temi saranno quelli della valorizzazione e rifunzionalizzazione del patrimonio pubblico e dei beni comuni che possono avere una destinazione economica, sociale, culturale e turistica, dell’economia circolare e della valorizzazione e promozione dei settori agroalimentare, forestale e dell’allevamento, della filiera del legno e al recupero dei materiali derivanti dalle macerie”.

“Il Sindaco Sante Stangoni invita tutta la popolazione a partecipare all’evento che rappresenta per il territorio di Acquasanta Terme e non solo una grandissima opportunità nonché un'occasione soprattutto per le imprese operanti sul territorio come primi destinatari dell’evento ma anche per il resto della popolazione in quanto le iniziative presentate sono volte a dare linfa alle economie del territorio stesso. Una prima risposta a quello che l’amministrazione comunale ha sempre chiesto. L’aspirazione più grande rimane sempre l’istituzione della ZES (Zona Economica Speciale) aspetto determinante per la defiscalizzazione delle imprese. Si ringraziano per il grande lavoro profuso il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini e il segretario generale di Fondazione Symbola Fabio Renzi per aver messo a disposizione delle misure così importanti volte al rilancio economico e sociale delle aree sisma a partire proprio dagli interventi per lo sviluppo delle imprese”.

“Questa è un'iniziativa che come Camera Marche ci coinvolge su più fronti – dichiara Gino Sabatini, presidente Camera di Commercio delle Marche - innanzitutto in quanto soggetti coinvolti nella gestione dei fondi PNRR in stretta collaborazione con Regione Marche e SVEM in una strategia multilivello con le autorità governative centrali e regionali per dare priorità alla semplificazione e all'operatività. Per questo abbiamo avviato dalla scorsa estate una serie di incontri istituzionali e tecnici sul territorio e on line per agevolare la realizzazione di progetti volti al rilancio economico e sociale delle Aree Sisma 2009-2016, a partire proprio dagli interventi per lo sviluppo delle imprese culturali, creative, turistiche, sportive. Come Camera siamo impegnati in prima linea nella strategia di rilancio dei borghi, sostenendo le progettualità regionali e promuovendo un bando che sostiene l'apertura di attività commerciali nei paesi dell'entroterra. Infine ma non meno importante siamo soci Symbola e nello specifico partner del programma di Next Appennino Lab, una priorità per noi strategica e che affrontiamo forti della filiera istituzionale".

“Il Bim Tronto ha ideato nel 2018, con il territorio delle aree del cratere, il primo progetto pilota “Filiera del legno e dell’economia sostenibile montana” - dichiara Luigi Contisciani, presidente Bim Tronto - con l’obiettivo di creare un modello economico e sociale virtuoso. Il Bim Tronto conferma il suo sostegno alla Filiera del legno, convinti che promuovere un modello territoriale attivo e dinamico sia il propulsore economico e sociale della rinascita delle aree montane, drammaticamente colpite dal sisma. La sinergia con le imprese locali ha permesso in questi anni la creazione di posti di lavoro impiegati dalla gestione del bosco fino alla produzione di semilavorati, passando poi per l’indotto della segheria e falegnameria fino alla produzione di case, arredo ed energia. In qualità di presidente dell’ente Bim Tronto sostengo che il benessere sociale ed economico della popolazione delle aree montane sia fondamentale per un processo di ricostruzione, rigenerazione e neo-popolamento e passi attraverso il sostegno alle attività e alle imprese”.

“È quanto mai opportuna la scelta di Symbola di rivolgersi alle istituzioni e alle comunità locali - afferma Franco Capponi, sindaco di Treia e rappresentante Anci Marche nella Cabina di Regia Sisma 2016 - per informarle sulle grandi opportunità che il programma Next Appennino rappresenta per i nostri territori. La scelta di Symbola di partire dai comuni per svolgere questa azione di sensibilizzazione e di animazione territoriale oltre che apprezzabile è molto utile, soprattutto per i piccoli comuni che hanno bisogno di essere sostenuti e accompagnati nella elaborazione e presentazione delle proposte progettuali. Next Appennino Lab rappresenta quel programma di rigenerazione territoriale e sociale necessario per dare un orizzonte sociale ed economico ad una ricostruzione che da sola non basta a rilanciare i territori dell’Appennino centrale colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016. Per questo come Comuni siamo impegnati a sollecitare il tessuto economico e sociale delle nostre comunità affinché colga l’occasione storica rappresentata da questo straordinario e innovativo piano di investimenti a sostegno delle transizioni ecologica e digitale e della coesione dei nostri territori”.

“La SVEM agenzia di sviluppo della Regione Marche – dichiara Monica Mancini Cilla, Vicepresidente Sviluppo Europa Marche - è parte integrante del progetto Next Appenino per l’informazione, accompagnamento e diffusione dei bandi. La Svem si occuperà dell’apertura degli sportelli a servizio del territorio degli 85 Comuni del Cratere: in provincia di Ascoli Piceno e Macerata presso gli uffici dell’USR (Uffici Speciali alla Ricostruzione) nella provincia di Fermo presso gli uffici della provincia “Abbiamo iniziato un lavoro in sinergia con Unionecamere e Camera di Commercio delle Marche al fine di intercettare tutti gli investimenti utili per la ricostruzione socio economico delle aree del sisma”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Comunicato Stampa Next Appennino Lab – Ricostruire, rigenerare, ripopolare – appuntamento ad Acquasanta Terme

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Il rapporto analizza e racconta i fattori più significativi della competitività del nostro Paese, con particolare attenzione verso gli aspetti che non vengono colti dagli indicatori economici più diffusi, sottolineando l’importanza della collaborazione per le imprese. La coesione migliora il legame e il radicamento nelle comunità e nei territori, accresce il senso di appartenenza e soddisfazione di vita dei dipendenti, il coinvolgimento e il dialogo con i clienti.

Il rapporto ci porta alla scoperta delle oltre 250 specie di alberi monumentali che popolano il Paese, che mostra inoltre una speciale relazione tra i piccoli comuni e i monumenti italiani, raccolti in un censimento in continua crescita grazie al lavoro del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Su un totale di 4.287 alberi monumentali individuati ad aprile 2024 sul territorio italiano, 2.107 si trovano nei piccoli comuni. Sono inoltre 1.548 i comuni italiani con almeno un albero monumentale, di questi 962 sono piccoli comuni. Guardando allo specifico delle regioni, il primato per numero totale di alberi monumentali spetta al Friuli-Venezia Giulia, con 454 monumenti verdi, di cui quasi la metà, 209, nei piccoli comuni.

Il 92% delle produzioni tipiche nazionali che si consumano soprattutto a Natale nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. È quanto emerge dallo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità”. Il rapporto vuole raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici, valorizzato e promosso grazie alla legge n.158/17, a prima firma Realacci, con misure per la valorizzazione dei Piccoli Comuni. Nei territori dei 5.538 piccoli comuni con al massimo 5.000 abitanti, in cui vivono quasi 10 milioni di italiani, si produce infatti ben il 92 per cento dei prodotti di origine protetta (DOP, Denominazione di Origine Protetta e IGP, Indicazione di Origine Protetta) e il 79 per cento dei vini italiani più pregiati. Questo rapporto di Coldiretti-Fondazione Symbola “Piccoli Comuni e Tipicità” ci restituisce il quadro aggiornato per ogni regione di questa dimensione produttiva estesa e radicata che traduce in valore la diversità culturale.

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