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SOSTENIBILITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE IN UN MONDO CHE CAMBIA

 

REALACCI “SE NON SI ACCELERA SUL RISPARMIO ENERGETICO E SULLE RINNOVABILI PERDIAMO NON SOLO SUL CAMPO ECONOMICO, MA ANCHE SU QUELLO DELLA LIBERTÀ, DELLA DIPENDENZA E DELLA SICUREZZA DEL NOSTRO PAESE E DELL’EUROPA. MA DEVO SOTTOLINEARE CHE QUESTE CONSEGUENZE CI SARANNO IN MOLTI ALTRI SETTORI PRODUTTIVI, COME SI È VISTO ANCHE DURANTE LA PANDEMIA, DOVE MOLTE FILIERE HANNO COMINCIATO AD ACCORCIARSI, TORNANDO A PRODURRE ‘IN CASA’, DOPO CHE È EMERSO UN PROBLEMA DI SICUREZZA NELL’APPROVVIGIONAMENTO DI MATERIE PRIME ESSENZIALI PER IL FUTURO. TUTTO QUESTO ACCADRÀ ANCHE NELLA FILIERA ALIMENTARE, DOVE LEGARE LE PRODUZIONI AL TERRITORIO FAVORISCE SICUREZZA, QUALITÀ E IDENTITÀ. È NECESSARIO FAR FRONTE AI CRESCENTI RISCHI COLLEGATI AI MUTAMENTI CLIMATICI E ALLA SICCITÀ CHE STA COLPENDO ANCHE IL NOSTRO PAESE. NELL’IMMEDIATO C’È DA FRONTEGGIARE GLI EFFETTI DELLA GUERRA SCATENATA DALL’INVASIONE RUSSA DELL’UCRAINA CHE È UN GRANAIO PER MEZZO MONDO, NON TANTO PER NOI E PER L’EUROPA, CHE DA QUESTO PUNTO DI VISTA ABBIAMO LE RISORSE PER TROVARE ALTRE FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO. MA LO SONO PER MOLTI ALTRI PAESI, SOPRATTUTTO DI TANTE AREE DEL NORD AFRICA, CHE RISCHIANO DI FINIRE RAPIDAMENTE LETTERALMENTE ALLA FAME”.

 

7 Luglio 2022. Al centro dell’incontro di oggi del Seminario della Fondazione Symbola c’è il tema della “Sostenibilità e sicurezza alimentare” con Maurizio Martina, vicedirettore generale FAO; Paolo De Castro, vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo; Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti; Carlo Cambi, giornalista e scrittore; Antonella Cavallari, segretario generale IlLA - Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana; Angelo Frascarelli, presidente Ismea; Maura Latini, Amministratrice delegata Coop Itali; Mauro Rosati, direttore generale Origin-Qualivita; Onofrio Rota, Segretario generale Fai Cisl; Giorgio Santambrogio, Amministratore delegato e Direttore generale Gruppo Végé; Marina Migliorato, Cda Illy; Federico Vecchioni, Amministratore delegato Bonifiche Ferraresi; Franco Pasquali, imprenditore e promotore Fondazione Symbola.

 “Se non si accelera sul risparmio energetico e sulle rinnovabili – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola - perdiamo non solo sul campo economico, ma anche su quello della libertà, della dipendenza e della sicurezza del nostro Paese e dell’Europa. Ma devo sottolineare che queste conseguenze ci saranno in molti altri settori produttivi, come si è visto anche durante la pandemia, dove molte filiere hanno cominciato ad accorciarsi, tornando a produrre ‘in casa’, dopo che è emerso un problema di sicurezza nell’approvvigionamento di materie prime essenziali per il futuro. Tutto questo accadrà anche nella filiera alimentare, dove legare le produzioni al territorio favorisce sicurezza, qualità e identità. È necessario far fronte ai crescenti rischi collegati ai mutamenti climatici e alla siccità che sta colpendo anche il nostro paese. Nell’immediato c’è da fronteggiare gli effetti della guerra scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina che è un granaio per mezzo mondo, non tanto per noi e per l’Europa, che da questo punto di vista abbiamo le risorse per trovare altre fonti di approvvigionamento. Ma lo sono per molti altri Paesi, soprattutto di tante aree del nord Africa, che rischiano di finire rapidamente letteralmente alla fame”.

 

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Comunicato stampa Sostenibilità e sicurezza alimentare in un mondo che cambia

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La COP28 di Dubai è andata meglio di come molti temevano. L’intesa raggiunta è nel solco degli accordi di Parigi e per la prima volta pone esplicitamente il problema dei combustibili fossili. È giusta la scelta dell’Europa di puntare su coesione, transizione verde e digitale per costruire un’economia più a misura d’uomo e per questo più forte. Dopo Dubai tocca oltre che ai governi, alla società e all’economia. L’Italia può dare un forte contributo se fa l’Italia e incrocia la green economy con la qualità, l’innovazione, la bellezza.

Il 92% delle produzioni tipiche nazionali che si consumano soprattutto a Natale nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. È quanto emerge dallo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità”. Il rapporto vuole raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici, valorizzato e promosso grazie alla legge n.158/17, a prima firma Realacci, con misure per la valorizzazione dei Piccoli Comuni. Nei territori dei 5.538 piccoli comuni con al massimo 5.000 abitanti, in cui vivono quasi 10 milioni di italiani, si produce infatti ben il 92 per cento dei prodotti di origine protetta (DOP, Denominazione di Origine Protetta e IGP, Indicazione di Origine Protetta) e il 79 per cento dei vini italiani più pregiati. Questo rapporto di Coldiretti-Fondazione Symbola “Piccoli Comuni e Tipicità” ci restituisce il quadro aggiornato per ogni regione di questa dimensione produttiva estesa e radicata che traduce in valore la diversità culturale.

La COP28 di Dubai è andata meglio di quanto si potesse pensare. Ora tocca oltre che ai governi, alla società e all’economia. L’intesa raggiunta tiene conto di tutti gli aspetti più rilevanti dell’accordo di Parigi. Questi appuntamenti sono importanti per indicare la direzione, ma la partita vera si gioca nel campo dell'economia e della società. È giusta la scelta dell’Europa di puntare su coesione, transizione verde e digitale per costruire un’economia più a misura d’uomo e per questo più forte. Anche per questo sono inaccettabili i ritardi sullo sviluppo delle fonti rinnovabili nel nostro Paese.

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