"La cultura è il petrolio dell'Italia e deve essere sfruttata" sentenziò invece illo tempore Gianni De Michelis. Di sicuro, nel settore lavorano in tanti: ufficialmente sono I milione e mezzo (il 5,8% del totale) gli occupati nella filiera che presidia e perpetua la nostra industria dell'arte e della bellezza, del paesaggio e del patrimonio storico e architettonico. Senza considerare gli assunti dalle cooperative esterne, i precari, gli indiretti e gli alternativamente contrattualizzati. L'ultimo rapporto della Fondazione Symbola (relativo al 2023) sparge cauto ottimismo: il nostro sistema produttivo culturale vale 95,5 miliardi di giuro e attiva 271,9 miliardi. Mica male, in tempi di vacche economico-intellettuali magre. Milano e la Lombardia le locomotive del comparto che, dopo il fermo pandemico, è riuscito a rigenerarsi, trasformandosi in un motore di innovazione e creatività. Ma non sono altre, nell'immaginario collettivo, le professioni ben remunerate per cui vale la pena studiare e prodigarsi? Qualcosa si muove e il cliché vacilla, complici i social e le spruzzate di coolness. Il Libraccio, nota catena di librerie, ha compilato una shortlist di cinque mestieri culturali redditizi, destinati a mandare in estasi la Gen Z: 1) Talent scout. Come nel calcio e nella musica, nel mondo dell'editoria questa figura vrintende ai suoi rapporti con l'esterno, ai suoi guadagni, alle sue relazioni con la casa editrice. 3) Book influencer e booktoker: il primo condivide con i follower le ultime letture, le classifiche personali e le novità del panorama, con lo scopo di contagiare la passione per il libro; il secondo esercita esclusivamente su TikTok e ha quindi, come target principale, i 16-24enni. 4) Digital Pr ed event manager. Senza pubbliche relazioni ad hoc, promozione stampa e rendez-vous mirati, e a meno di prodigiosi passaparola, i libri non si vendono. Et voilà intervengono ha la responsabilità di cercare nuove promesse e progetti da sottoporre alle case editrici. 2) Agente letterario. Si occupa di tutte le questioni gestionali che gravitano intorno alla pubblicazione di un libro, a partire dai diritti d'autore. Tutela l'immagine della scrittrice o dello scrittore. Con i libri si può ancora fatturare: è pure merito Celle nuove professioni i predetti. 5) Editor, anche detto curatore editoriale: gestisce la redazione di un'opera letteraria dal principio alla sua uscita garantendone la correttezza grammaticale, la correzione di bozze, la coerenza di stile e di forma. E buon appetito, culturale.