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La generazione Greta non ha bisogno di carezze ma di risposte. Un contributo italiano, per un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica, viene dal Manifesto di cui sono tra i primi firmatari come presidente della Fondazione Symbola con Ettore Prandini presidente Coldiretti, Vincenzo Boccia presidente Confindustria, Francesco Starace Amministrazione Delegato Gruppo Enel, Catia Bastioli Amministratore Delegato Novamont, Padre Enzo Fortunato Direttore della sala stampa del Sacro Convento Assisi, l’architetto e senatore a vita Renzo Piano, Carlo Petrini, presidente e fondatore di Slow Food e oltre 50 esponenti del mondo economico, sociale e culturale. Siamo convinti che, in presenza di politiche serie e lungimiranti, sia possibile azzerare il contributo netto di emissione dei gas serra entro il 2050. Questa sfida può rinnovare la missione dell’Europa dandole forza e centralità. E può vedere un’Italia in prima fila.  Già oggi in molti settori, dall’industria all’agricoltura, dall’artigianato ai servizi, dal design alla ricerca, siamo protagonisti nel campo dell’economia circolare e sostenibile. Siamo, ad esempio, primi in Europa come percentuale di riciclo dei rifiuti prodotti. La nostra green economy rende più competitive le nostre imprese e produce posti di lavoro affondando le radici, spesso secolari, in un modo di produrre legato alla qualità, alla bellezza, all’efficienza, alla storia delle città, alle esperienze positive di comunità e territori.

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Contro la crisi climatica un manifesto per un'economia a misura d'uomo - Ermete Realacci | Huffingtonpost.it

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