Milano, 18 giu. (askanews) – Crisi climatica e crisi ambientale. Sono questi i temi green più trattati dalla stampa italiana nel 2024 con oltre 1 milione di citazioni complessive apparse su web, carta stampata, radio e tv. Seguono “economia circolare” (881mila apparizioni), “biodiversità” (667mila), “risorse” (intese come risorse idriche, agricoltura, parchi che totalizzano 639mila citazioni) e “energia” (con poco più di 630mila citazioni). Seguono ancora il tema “Istituzioni e società” (tra cui voci come ministero dell’Ambiente e iniziative dell’associazionismo ambientale) con 357mila citazioni e infine “Trasporti” (tra cui trasporto pubblico locale) che come nel precedente report si colloca all’ultimo posto con 187mila frequenze. Il 68% delle citazioni compare sul web (più di 810mila articoli), il 19% sulla stampa (229mila articoli), il 10% sulle emittenti televisive, il 3% su quelle radiofoniche. Questi i principali risultati del Rapporto Eco Media 2024, giunto alla sua undicesima edizione, promosso da Pentapolis Institute ETS e dal web magazine Eco in Città, curato insieme a Volocom, e presentato oggi a Roma nella sede del Parlamento Europeo intitolata a ‘David Sassoli’ nell’ambito degli Stati Generali dell’Informazione Ambientale, evento che ha visto la partecipazione di circa 40 speaker tra cui autorevoli esponenti della politica italiana ed europea, del giornalismo, dell’economia, della ricerca, del mondo accademico e della società civile. Nel periodo di analisi (1 gennaio – 31 dicembre 2024) la tematica crisi prevale su tutti i palinsesti, ad eccezione di quello radio, nel quale è il tema della “biodiversità” a ottenere il maggior numero di citazioni. Una notazione importante riguarda il palinsesto web che mostra un interesse maggiore per i temi economici legati all’ambiente rispetto alla tematica energia, fra le prime tre posizioni nei palinsesti stampa, radio e TV. Sulla carta stampata e all’interno del palinsesto televisivo sono le fonti locali a diffondere in misura maggiore l’informazione ambientale, mentre osservando il palinsesto radio si nota la prevalenza di radio nazionali.
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