Il nostro Paese è conosciuto e amato nel mondo soprattutto grazie alla cultura e alla creatività, ed è da qui che dobbiamo ripartire, cogliendo le opportunità dei fondi in arrivo dall’Europa.
La pandemia ha stravolto le nostre vite modificando abitudini e stili di vita, con forti ripercussioni su tutta l’economia e il settore della cultura e della creatività. L’impatto della crisi e la dimensione delle sfide poste per superarla hanno portato Fondazione Symbola, Unioncamere e Regione Marche - autori da un decennio di un rapporto annuale che restituisce lo stato di salute del settore descrivendone le trasformazioni in atto, ad un cambio di approccio per meglio leggere la realtà in divenire.
Per affinare ulteriormente la capacità di ascolto verso una filiera così ampia e variegata e restituire al meglio la pluralità di visioni, è cresciuto il numero di esperti con cui abbiamo costruito un diario di bordo per individuare delle connessioni tra la fase positiva, che caratterizzava la filiera prima della pandemia, le fragilità che l’emergenza ha portato alla luce, e alcune case histories utili a suggerire delle tracce da seguire per immaginare e muoversi verso una fuoriuscita dalla crisi. Il nuovo format della rubrica online, grazie alla velocità e la flessibilità che contraddistinguono la comunicazione digitale, si è rivelato indispensabile per sviluppare riflessioni utili a codificare la realtà magmatica in continua trasformazione. È così che #IoSonoCultura, in collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo, da maggio a luglio ha raccontato l’impatto della crisi sui settori culturali e creativi, le ricadute sul mercato del lavoro culturale, ma anche le tante storie di coloro che stanno cogliendo questo momento per cambiare passo, puntando sulle competenze, le comunità, i territori, le tecnologie.
Inoltre, per far circolare il più possibile le riflessioni e le idee, abbiamo stretto significative collaborazioni con alcune testate giornalistiche di settore, tra cui quella con AgCULT e la sua rubrica Letture Lente.
L’inestimabile ricchezza dei contributi raccolti ha alimentato le riflessioni del seminario di fine luglio Io sono Cultura – Il soft power dell’Italia per la ripresa, da cui è emersa un chiaro messaggio: l’asso nella manica per la ripresa del nostro Paese non può che essere la nostra cultura.