Cultura e creatività: a Parma valgono più di 940 milioni Pubblicati i dati della Camera di Commercio Crescono la ricchezza prodotta e gli occupati )) Il sistema produttivo culturale e creativo parmense ha sviluppato, nel 2022, attività il cui valore ha raggiunto i 942,2 milioni di euro, ovvero il 5,5% della ricchezza complessivamente prodotta in provincia di Parma. Il valore è risultato in crescita del1'8,6% rispetto al 2021, con un contemporaneo aumento del 4,4% degli occupati, passati dai 13.485 del 2021 ai 14.081 nel 2022. Sono questi i dati principali che emergono dalle analisi dell'Ufficio studi della Camera di Commercio dell'Emilia sui dati resi noti dalla Fondazione Symbola-Unioncamere con il XIII rapporto "Io sono cultura", che inquadrano l'importante incidenza della filiera creativa e culturale anche a livello locale. Analizzando nelle sue componenti la somma del valore aggiunto raggiunta nel 2022, vediamo che la componente cosiddetta «core», composta da industrie creative e culturali, come architettura e design, dalle attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico, dalle performing arts e arti visive, oltre che da attività come editoria e stampa, audiovisive, musicali o di comunicazione, ha generato un valore pari a 486,6 milioni di euro (+ 11,2% rispetto al 2021) con oltre 7.873 addetti (+5,3% rispetto al 2021). Alla ricchezza prodotta dai settori che sono il cuore della cultura, si deve aggiungere quella proveniente dalle attività creative «driven», ovvero tutte le attività economiche non strettamente riconducibili alla dimensione culturale, ma caratterizzate da strette sinergie: una componente di rilevo che, a livello provinciale, rappresenta più della metà del valore aggiunto generato dal settore: 455,6 milioni di euro (+ 6%) e 6.208 addetti (+ 3,4% rispetto all'anno precedente). Analizzando i settori «core» del sistema produttivo culturale e creativo emerge che le 260 imprese inerenti la produzione di software e videogames hanno generato ricchezza per 166,5 milioni di euro, con un incremento del 19,7% rispetto all'anno precedente, occupando oltre 2.766 addetti (+16,4% rispetto al 2021). A seguire, in termini di valore aggiunto, si trovano le attività di architettura e design, capaci di produrre 85,6 milioni di euro di valore aggiunto (0,8%D rispetto al 2021), con 759 imprese che occupano oltre 1.510 persone. Il comparto editoria-stampa, poi, produce 80,2 milioni di euro di valore aggiunto (+7,1% rispetto al 2021) con 1.365 occupati (+1,5%). Un contributo importante è esercitato poi, in provincia di Parma, dalle performing arts e arti visive, che mostrano un valore aggiunto di 44 milioni di euro alla fine del 2022 (+11,7% rispetto al 2021). A seguire, i comparti comunicazione (33,9 milioni di euro), audiovisivi e musica (25,6 milioni di euro) e le attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico, che si attestano a 18,1 milioni di euro, impiegando 352 addetti. «Questo vasto settore, anche per per effetto di Parma capitale della cultura, dimostra che è in grado di muovere sia la cultura del fare impresa che la cultura in senso stretto». Lorenzo Lavagetto, vicesindaco con delega alla Cultura e al Turismo, saluta con favore i dati che confermano vivacità e spinta propositiva nel Parmense. E poi rilancia. «Questo è un settore che a Parma ha potenzialità molto grandi. Possiamo crescere ancora ad esempio in termini di promozione turistica, là dove il turismo non significa solo posti di lavoro, ma anche generazione di una ricchezza». Intanto, Parma si prepara a vivere un settembre denso di eventi.