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Il programma Dagli artigiani al digitale Ecco l'Italia che «brilla» Incontri e talk, ma anche i numeri delle cose che funzionano Su tutto, una convinzione: senza coesione, l'economia non va Sarà l'occasione per fare un primo bilancio di vent'anni di attività. Sarà soprattutto un momento di confronto allargato al mondo della cultura, delle imprese e del terzo settore per ribadire quanto le relazioni anche in un'epoca dominata dalle cesure nei tradizionali rapporti internazionali e dalla discontinuità nel dialogo commerciale fra blocchi restino il principale fattore di innovazione, di tenuta sociale, di resilienza dei territori e, quindi, di competitività. Al via il prossimo 12 giugno il Seminario Estivo di Symbola a Mantova - intitolato quest'anno «Se l'Italia fa l'Italia» promosso, oltre che dalla fondazione presieduta da Ermete Realacci, da Unioncamere, Comune di Mantova, gruppo Athesis, gruppo Tea, gruppo Saviola, Fassa Bortolo, Arvedi e in collaborazione con Anci, Fondazione Fratelli Tutti, Giornata Mondiale dei Bambini, Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro della Cei. Una tre giorni scandita da dieci appuntamenti su economia, cooperazione, innovazione, sostenibilità e lavoro per 22 ore di confronto e dibattito con oltre cento relatori per provare a spiegare, soprattutto agli imprenditori e ai giovani, che appunto, «Se l'Italia fa l'Italia», il nostro Paese può fornire un originale contributo a un'economia e a una società più a misura d'uomo, grazie in particolare alla sua capacità di tenere insieme innovazione e tradizione, coesione sociale, nuove tecnologie e bellezza, capacità di parlare al mondo senza perdere i legami con territori e comunità, sostenibilità, competitività. Il primo giorno, durante l'appuntamento inaugurale «Artigianato futuro del made in Italy», Mantova ospiterà un centinaio di homini faber, cioè di artigiani creatori di nuove tecnologie e di soluzioni innovative: in un certo senso, secondo la visione di Symbola, veri e propri ambasciatori di una maniera di generare economia della qualità che oggi potrebbe essere in grado di rispondere all'inverno demografico dei territori più marginali. Tema, fra l'altro, che poi verrà sviluppato nella sessione pomeridiana «Piccoli Comuni, le radici del futuro», con le conclusioni del Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei. Sempre nel pomeriggio un panel intitolato «Nuove geografie del design» realizzato in collaborazione con l'Associazione per il Disegno industriale e a cui interverrà la nuova generazione di designer della moda e del manifatturiero. E se Symbola in tutti questi anni si è accreditata come una sorta di movimento di soggetti differenti ma accomunati dall'interesse verso le tematiche collegate alla generazione di un benessere sia economiSul palco Uno degli eventi della scorsa edizione del seminario co che sociale, la strategicità dei territori come luoghi di relazioni e innovazione su cui investire nel futuro prossimo venturo verrà approfondita il 13 giugno partendo dal rapporto «Coesione è Competizione» che la fondazione ha realizzato per l'occasione con Unioncamere e Intesa Sanpaolo. Un rapporto che analizza e racconta i fattori più significativi della competitività del nostro Paese, con particolare attenzione verso gli aspetti che non vengono colti dagli indicatori economici più diffusi, sottolineando l'importanza della collaborazione per le imprese. «La coesione - si legge nell'introduzione dello studio - è un formidabile fattore produttivo in particolare in Italia. L'incrocio tra imprese, comunità, territori, innovazione e bellezza è fondamentale per la nostra economia e per il made in Italy». Seguirà la sessione pomeridiana aperta dal ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, con l'appuntamento «Alleanze per l'energia: povertà energetica, filiere industriali, infrastrutture» in collaborazione con A2A e Promohnpresa, ma si discuterà anche di «Intelligenza artificiale e made in Italy» nonché delle «Filiere del clean tech». Il 14 giugno, infine, l'evento conclusivo dal titolo «Se l'Italia fa l'Italia». La scheda . Alle 21 edizioni del seminario hanno preso parte 20.000 persone, oltre 1.200 relatori, hanno dato il loro sostegno oltre 200 partner . L'evento ha carattere itinerante nato a Ravello (2003-2005), è stato realizzato negli anni a Montefalco e Bevagna (2006-2008), Guardiagrele/ Chieti (2009), Monterubbiano (2010), Montepulciano (2011), Treia (2012/2022), Mantova (2023/2024) Green Economy Sono oltre mezzo milione (esattamente 503.258) le micro e piccole imprese eco-investitrici in Italia nel quinquennio 2019-2023 (dati Fondazione Symbola) 9: Digitale e Al È la percentuale di micro e piccole imprese, anche in questo caso, che in Italia svolgono un ruolo centrale nella diffusione delle tecnologie legate all'Intelligenza artificiale I giovani Lavorare in un'impresa artigiana è una scelta sempre più apprezzata dalle nuove generazioni. Nelle micro imprese il 22,4% dei dipendenti è under 30 i Mia," Mi La manutenzione Sono circa 600 mila le micro e piccole imprese che tutelano gli spazi naturali, migliorano la sicurezza sismica e il profilo energetico del patrimonio edilizio, riparano i prodotti Matteo M. Zuppi Paolo Gentilonl Regina De Albertis Maria Porro Clan Maria Gros Pietro Marco Granelli Darlo Costantini Mario Caldonazzo Massimiliano Giansand Mattia Palazzi

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Dagli artigiani al digitale Ecco l'Italia che "brilla" - Massimiliano Del Barba | Corriere della Sera

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