Quando alla fine dell’Ottocento nacque l’automobile, non si fece altro che partire da quello che si conosceva, la carrozza, e sostituire il cavallo coi cavalli vapore. Oggi è lo stesso: le auto elettriche in circolazione non sono altro che modelli endotermici adattati all’elettrico. Solo in futuro misureremo quanto il passaggio al motore elettrico cambierà il concetto stesso di automobile.
Tra chi immagina questo futuro c’è Dallara, che da Varano de’ Melegari (PR) è uno dei campioni mondiali in progettazione, produzione e sviluppo di vetture da competizione (col monopolio, ad esempio, di tutte le scocche dei bolidi della Formula IndyCar e di molte altre formule minori).
E lo fa da un osservatorio d’eccezione: è infatti il costruttore delle scocche delle auto della Formula E, il campionato mondiale delle auto elettriche. Di fatto un laboratorio per l’auto del futuro.
Per queste auto Dallara ha dovuto infatti rispettare un rigidissimo disciplinare stilato dalla Federazione Internazionale Automobili: le scocche devono essere leggere, schermate alle radiofrequenze, inattaccabili all’acido, resistenti al fuoco, imperforabili.
Grazie alla sua lunga esperienza (l’azienda venne fondata da Giampaolo Dallara nel 1972), Dallara ha realizzato una scocca in fibra di carbonio robusta, compatta e insieme molto leggera. E già i manager parlano di portare queste innovazioni fuori dalle piste.