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Sei associazioni nazionali, fianco a fianco, in viaggio per l'Italia inquinata, per chiedere risanamento ambientale e investimenti sulla transizione ecologica, promuovendo forum partecipati per co-progettare la rinascita di luoghi per molti versi dimenticati, insieme a istituzioni, realtà associative territoriali, il mondo del lavoro, della ricerca e delle imprese. È questo l'impegno solenne preso da Acli, Agesci, Arci, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera, con la campagna «Ecogiustizia subito - In nome del popolo inquinato». Si parte domani, dalla Casale Monferrato (Al) contaminata dall'amianto della Eternit, con un tour che farà tappa nei 42 Siti di Interesse Nazionale da bonificare (Sin), che hanno perso la speranza di un futuro libero dai veleni, dove vive il 10% della popolazione del Paese. Si tratta di aree simbolo dell'ingiustizia ambientale e sociale, che hanno visto chiudere fabbriche, con perdite di posti di lavoro. Le tappe successive, già fissate per il 2025, saranno a gennaio Taranto e Marghera (Ve), a febbraio il territorio siracusano tra Augusta, Priolo e Melilli, per poi proseguire, tra marzo e aprile, a Brescia e a Napoli Est. La politica dei due tempi adottata fino ad oggi - secondo cui prima si fanno le bonifiche e poi si pensa agli eventuali investimenti produttivi ha portato solo allo stallo del risanamento e alla rassegnazione di vivere in aree che hanno solo la certezza dell'inquinamento e dei danni sanitari, certificati da diversi studi epidemiologici, a partire da Sentieri. Con la campagna si vuole inaugurare una nuova stagione in cui le bonifiche e gli investimenti industriali sulla transizione ecologica viaggiano contemporaneamente, a partire da quelli della filiera delle fonti energetiche rinnovabili e dell'economia circolare. 11 numero dei posti di lavoro dell'economia verde sta aumentando in modo importante nel nostro Paese. Stando ai dati del Rapporto Greenltaly 2024 di Fondazione Symbola, Unioncamere e Centro Studi Tagliacarne, a fine 2023 le figure professionali legate alla green economy erano quasi 3,2 milioni, pari al13,4% del totale dei posti di lavoro in Italia. 1135% dei nuovi contratti di lavoro attivati lo scorso anno era relativo ai green jobs (sono stati oltre 1,9 milioni su un totale di 5,5), con un incremento di oltre ioomila unità rispetto al 2022. La campagna che comincia domani ha l'ambizione di far crescere questi numeri, partendo dalle aree che hanno subito le peggiori conseguenze del vecchio modello produttivo che ha causato, oltre ai danni sanitari da inquinamento locale e all'attuale disoccupazione, anche quella crisi climatica che si può fermare solo con la nuova economia, innovativa e decarbonizzata.

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"Ecogiustizia" il tour a tappe nei siti inquinati - Stefano Ciafani | Corriere della Sera Buone Notizie

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