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"'Il primato dell'Italia nell'economia circolare è antropologico: abbiamo risposto con l'intelligenza alla mancanza di materie prime'. Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola e tra i protagonisti del Festival di Trento, ricorda la storia e guarda avanti: 'Il recupero dei materiali, oltre che un formidabile vettore di risparmio nonché, ormai, un fattore di reputazione per le aziende, è anche una chiave per il futuro. Tra i possibili terreni di applicazione, su cui si sta già lavorando e su cui si può fare di più: il riciclo di terre rare, batterie e pannelli solari e l'esportazione di tecnologie e di un sistema di riciclo, quello italiano basato sui consorzi, adatto anche agli Stati meno strutturati'". È quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi. "Symbola ha messo insieme alcuni numeri che certificano le qualità dell'Italia: è il Paese europeo con il più alto tasso di riciclo di rifiuti speciali (83,4%); è secondo, dopo la Francia, per tasso d'uso di materia seconda pari al 21,6%, a fronte di una media europea del 12,8%. Nel recupero dell'olio minerale usato, il tasso di rigenerazione ha raggiunto in Italia il 98% contro una media in Europa del 61%. Nell'acciaio si registra un tasso di produzione da riciclo pari all'82% a confronto con il 55,7% europeo e con il 62% mondiale. Infine, alcuni dei benefici: grazie all'impiego di materia seconda in sostituzione di quella vergine, ogni anno vengono evitate in Italia 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e 63 milioni di tonnellate equivalenti di CO2. (…)".

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