Il Centro Studi Tagliacarne ha diffuso una sua scheda dedicata a green economy e ambiente, dalla quale risulta che la nostra provincia è infatti ai primi posti nelle graduatorie nazionali delle imprese che assumono e investono in questo settore (tra le fonti considerate il recente report Greenitaly 2024 di Unioncamere e Symbola). Per quanto riguarda l'incidenza percentuale delle imprese con dipendenti che hanno investito nel periodo 2019-2022 e / o avevano intensione di investire in seguito in prodotti e tecnologie green, la nostra provincia si posiziona al quinto posto in Italia con una quota sul totale delle imprese del 43,96%. Sul fronte occupazionale Modena risulta invece settima con una incidenza delle attivazioni previste di contratti per green jobs sul totale di quelli attivati nel 2023, pari al 44,57%. Questi dati, tratti dal Sistema Informativo Excelsior, riguardano il numero di contratti di lavoro per cui è prevista l'attivazione nell'anno con una durata di almeno 20 giorni; i contratti considerati sono quelli alle dipendenze (a tempo indeterminato, a tempo determinato, di apprendistato, 'a chiamata', ecc.), di lavoro somministrato e quelli non alle dipendenze (collaborazione coordinata e continuativa e altri) .ù Per quanto concerne la pro duzione lorda di energia elettrica da fonti rinnovabili (fonte Terna),1' incidenza del dato 2022 sul totale della produzio ne a Modena è invece del 40,99%, ben superiore alla media nazionale del 35,4%, anche se guardando alla classifica delle province italiane il posizionamento dellanostra provincia è nella fascia medio-bassa (69° posto). Ci fanno compagnia in questa speciale graduatoria molte province emiliano-romagnole, mentre i territori dove le fonti rinnovabili hanno una maggiore incidenza nella produzione di energia elettrica sono diffusi a macchia di leopardo in tutto il paese. La raccolta differenziata di rifiuti urbani sul totale di quelli prodotti è poi pari al 72,56% (dati 2022) e ci vede al 34° posto nella graduatoria nazionale (fonte: Ispra). È molto indietro in classifica invece la nostra provincia se si considera il suolo consumato (ovvero a copertura artificiale) rispetto alla superficie territoriale. Modena è infatti al 10,97%, un dato più elevato (riferito al 2022) rispetto alla media nazionale, che fa scendere la nostra provincia 1'86° posto. Tale incidenza presenta, tuttavia, una certa stabilità di osservazione nel tempo consideranL'analisi del Centro Studi Tagliacarne mette Modena al vertice per l'economia green delle aziende do che l'indice de12022 con base 2006=100è paria 104,70, ovvero il 31° a livello nazionale. Il territorio modenese presenta d'altronde una densità imprenditoriale molto maggiore del resto d'Italia. Infatti sono presenti in provincia 29,5 localizzazioni di impresa per chilometro quadrato e ciò ha un peso nel consumo di suolo. Tale valore è superiore sia a quello regionale (22), che a quello nazionale (21). I comuni con maggior densità sono Sassuolo, con 138 localizzazioni p er chilometro quadrato, Vignola (121) e Modena (119). Una densità inferiore si trova invece nell'area nord, dove in media si hanno 15-30 localizzazioni per chilometro quadrato. I comuni montani presentano infine la densità più bassa di attività economiche sul territorio: da 2 a 10 per chilometro quadrato. Pavullo fa eccezione (14).
Giovanni Medici | Gazzetta di Modena