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È dedicata alla speranza, nel senso laico e sociale del termine, la terza edizione di EduFest, il festival dell'educazione a cura dell'associazione Maria Luisa Brasile onlus, maestra ed educatrice lanciasse (1901-1978), fondatrice della Scuola materna sperimentale, protagonista dei primi lavori in Europa perla fondazione dell'Organizzazione mondiale per l'educazione prescolare (Omep) e attivista nella diffusione della nuova pedagogia. Venerdì e sabato si alterneranno ospiti come don Maurizio Patriciello, il prete anticamorra, Emma Bonino, Ermete Realacci, per il gran finale con lo scrittore e drammaturgo Stefano Massini di scena alle 21, sabato al teatro Fenaroli. Un programma denso quello di EduFest, come la manifestazione ha ormai abituato da tre anni, di contenuto e testimonianze. Il titolo dell'edizione 2024 "Spes, Suggestioni per educare alla speranza", che nella locandina dí presentazione il creativo Paolo Sacchetti, nella grafica è volutamente sfocato, perché, spiegano le promotrici di Maria Luisa Brasile onlus, «è difficile oggi mettere a fuoco la speranza, un "sentire" divenuto estraneo a molti». «Verifichiamo di frequente l'assenza di speranza» spiega la presidente della onlus Licia Caprara, «soprattutto nelle giovani generazioni, che esprimono attraverso parole, comportamenti, canzoni un'inquietudine che si nutre di sfiducia. Questo tempo così travagliato genera una percezione cupa del futuro, nel quale davvero pare non esserci posto per quell'emozione chiamata speranza che, invece, è linfa pura, preziosa per affrontare cambiamenti, sfide e superare ostacoli». Come nelle passate edizioni, il programma del festiva! è articolato in una sezione dedicata ai laboratori, al mattino dell'Auditorium Diocleziano in piazza Plebiscito, e una parte convegnistica al pomeriggio, sempre nello stesso luogo. Tra gli ospiti, nomi di primo piano, ciascuno con una propria cifra: Christian Raimo, scrittore e docente, Laura Grignoli, psicoterapeuta, Francesca Corrado, economista e fondatrice della Scuola di fallimento, Paolo Acunzo, direttore d'orchestra e Maurizio Baratta, pianista, protagonisti della bellissima esperienza di Sanitansamble, l'orchestra composta da bambini e ragazzi del Rione Sanità a Napoli, oltre, come detto all'inizio, al prete anticamorra don Maurizio Patriciello, Emma Bonino, ex ministro degli Esteri, attivista peri diritti urnani, ex parlamentare europea ed Ermete Realacci, presidente della fondazione Symbola e presidente onorario di Legambiente. EduFest si chiude sabato 18 maggio alle ore 21 al teatro Fenaroli con Stefano Massini e lo spettacolo "L'alfabeto delle emozioni". Solo accanto a un baule, Massini, estrarrà a caso alcune lettere dell'alfabeto dando vita ad un monologo diverso in ogni rappresentazione. Lo spettacolo si snoda nei meandri dell'umano sentire, aiutando a riconoscere e legittimare le emozioni in un immaginario alfabeto in cui ogni lettera è un'emozione (P come Paura, F come Felicità, M come Malinconia...). Scorrono così visi, ritratti, nomi, situazioni. Si va da Arthur Conan Doyle al grande Chagall, da Al Capone alla moglie di Giosuè Carducci. Ad andare in scena è la forza e la fragilità dell'essere umano, dipinta con l'estro e il divertimento di un appassionato narratore, definito da Repubblica «il più popolare raccontastorie del momento». A sinistra, Stefano Massini Qui sopra, Emma Bonino e don Maurizio Patriciello.

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"Educare alla speranza" il tema dell'EduFest '24 che abbraccia Lanciano - Daria De Laurentiis | Il Centro

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