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Redazione

Provate ad immaginare un sistema che immagazzini energia con un’efficienza di poco inferiore di quella delle batterie agli ioni di lito ma con costi più che dimezzati e senza perdite di stoccaggio. Un sistema realizzato con componenti facilmente reperibili sui mercati e senza le difficoltà di approvvigionamento e la volatilità dei prezzi delle materie prime critiche. Bene, se siete riusciti ad immaginarlo, sappiate che arrivate dopo Energy Dome. Start up milanese fondata nel 2020, Energy Dome ha conquistato gli investitori (due round da 10 e 60 milioni di euro) grazie alle sue batterie all'anidride carbonica. Dietro questo successo c’è la capacità di domare i principi della termodinamica. Nella fase di carica, la CO2 (molto più efficiente energeticamente ed economicamente di altri gas) è conservata in un grande deposito atmosferico (il Dome) e l’energia che vogliamo mettere da parte viene utilizzata per comprimerla e portarla allo stato liquido. Quando quell’energia ci serve di nuovo, la CO2 liquida viene prelevata dai serbatoi di stoccaggio, riscaldata ed espansa avviando così, prima di tornare nel Dome, una turbina che genera energia. Con un’efficienza del 75% (quella media delle batterie al litio è 85%) le batterie alla CO2 di Energy Dome sono perfette per stoccare per lungo tempo anche grandi quantità di energia. Un impianto demo da 4MWh in Sardegna, un progetto da 200MWh di imminente realizzazione, Energy Dome lavora già con diverse utility, produttori indipendenti di energia e clienti aziendali in Europa, Stati Uniti, Sud America, India e Australia.

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