266 dipendenti di cui il 76% donne e un’età media inferiore ai 40 anni, una rete commerciale in oltre 63 Paesi, più di 700 punti vendita in tutto il mondo e un fatturato in continua crescita. Sono questi i numeri di Fabiana Filippi, storico brand della moda femminile made in Italy fondato nel 1985 a Giano dell’Umbria (PG), specializzato nella produzione di abbigliamento di lusso. Per capire le ragioni di questi successi, però, ancora prima che sui numeri è importante soffermarsi sui valori e le strategie che hanno portato il brand a crescere fino ad affermarsi a livello internazionale. Quella di Fabiana Filippi è soprattutto la storia di un’azienda che ha saputo credere fortemente nel suo territorio, l’Umbria, puntando sulle sue migliori competenze artigianali e riuscendo a costruire una rete di relazioni con i fornitori, i fasonisti e le maestranze. Una filiera strutturata e di qualità, che coinvolge 150 piccole e medie imprese e che è una delle chiavi del successo dell’azienda, basti pensare che il 70% della produzione avviene in Umbria, il restante 30% è sempre mediante fornitori italiani. Così, quando Fabiana Filippi era alla ricerca di soluzioni che potessero rendere più forte questa filiera, ha trovato in Intesa Sanpaolo il partner giusto per strutturare un progetto volto a potenziarla e renderla ancora più stabile. Nella visione di Fabiana Filippi, condivisa e supportata da Intesa Sanpaolo, i fornitori non sono meri esecutori di lavorazioni e ordini da eseguire, ma veri e propri partner con i quali collaborare per aumentare insieme gli standard di qualità, sostenibilità e innovazione. Per questo, nel 2022, l’azienda e la banca hanno pensato a un’iniziativa di supply chain finance realizzata su misura per la filiera, volta a estendere i benefici finanziari di cui gode Fabiana Filippi anche agli stakeholders: la piattaforma di Confirming offre ai fornitori la possibilità di anticipare con l’istituto bancario le fatture commerciali emesse verso Fabiana Filippi, beneficiando del rating dell’azienda stessa, senza integrazioni da richiedere per il castelletto bancario o fidi aggiuntivi, riducendo notevolmente i tempi di incasso. Il fornitore emette la fattura a Fabiana Filippi che la carica sul portale condiviso con Intesa Sanpaolo e gli stakeholders. Questi ultimi incassano direttamente dalla banca con tempi ridotti, giusto il tempo di controllare le fatture. A quel punto Fabiana Filippi paga l’istituto bancario ad esempio a 60 giorni, e la possibilità di anticipare gli incassi è prevista per il fornitore con tassi agevolati, gli stessi di cui gode Fabiana Filippi, che garantisce presso la banca per la sua filiera. In questo modo le aziende della filiera hanno un duplice vantaggio: non solo possono contare su un ciclo finanziario a breve sincronizzato, ma ottengono anche tassi migliori sullo sconto della fattura. Ad oggi sono 40 i fasonisti ed i fornitori di Fabiana Filippi che hanno aderito al progetto, che rileva un flusso di circa un milione di euro al mese in continua crescita, e sono sempre di più le aziende della filiera che chiedono di aderire al Confirming. E se il progetto è stato un successo è perché a beneficiare dei vantaggi che offre sono tutti e tre i soggetti coinvolti. Fabiana Filippi vede la propria filiera aumentare gli standard di qualità e produzione, che a loro volta si traducono in un rafforzamento dell’azienda stessa, in una visione che vede i fornitori come parte integrante del percorso di crescita imprenditoriale. Gli stakeholders migliorano le proprie condizioni finanziarie e possono quindi effettuare nuovi investimenti. Intesa Sanpaolo, invece, acquisisce nuovi clienti all’interno di una filiera stabile e consolidata, rafforzandosi sul territorio.