“Un uomo coraggioso e con un grande orgoglio per le proprie radici. Sarà un ottimo presidente, un motore propulsivo per gli industriali marchigiani.” Con queste parole Ermete Realacci Presidente di Symbola - la Fondazione per le Qualità Italiane, commenta la neo-elezione di Federico Vitali alla presidenza della Confindustria Marche.
“Federico Vitali, fondatore e presidente della Faam”, spiega Realacci, “è un esempio dell’Italia che ce la fa. Da Monterubbiano, un piccolo comune in provincia di Fermo, ha fatto molta strada. Oggi la sua azienda è leader europea per i veicoli commerciali ecologici, con un fatturato di 40 milioni di euro. Dal 1999 ha ottenuto la certificazione Iso 14001 ed è stata la prima azienda in Europa ad avere la registrazione Emas nel settore degli accumulatori. E’ un esempio concreto della vitalità tipica del sistema produttivo delle Marche e della sua capacità di individuare strade valide per tutto il paese. Ma è anche un esempio di chi ha saputo portare avanti un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione traendo linfa vitale dall’identità, la storia, la creatività, la qualità; un’economia in grado di coniugare coesione sociale e competitività e di trarre forza dalle comunità e dai territori.”
“Non a caso”, conclude Realacci, “quella della Faam di Vitali e una delle venticinque storie raccontate in Soft Economy, il libro che raccoglie i casi di made in Italy dove la competitività è figlia dell’incrocio tra tradizione e innovazione, di forti legami col territorio, di intelligenza e di passione. E sempre per queste ragioni l’esperienza di Vitali è una di quelle messe in rete dalla Fondazione Symbola dove realtà diverse sono accomunate dalla volontà di puntare sull’eccellenza dimostrarando sul campo che tradizione e innovazione, radicamento territoriale e competizione globale, sviluppo e ambiente, diritti, non solo sono in grado di procedere insieme, ma è bene che lo facciano. E’ la scommessa sulla qualità: un discorso valido per tutto il paese, per gli imprenditori, per gli amministratori, per la politica. E’ dalla qualità che il Paese deve ripartire
Realacci: "Un uomo coraggioso, un rappresentante della soft-economy che ha saputo coniugare innovazione, competitività e legame con il territorio"