La fondazione Symbola – nata nel 2005 – quest’anno compie 20 anni di attività. Si connota per un’idea umanistica di economia e di società “capace di tenere insieme innovazione e tradizione, coesione sociale, nuove tecnologie e bellezza, capacità di parlare al mondo senza perdere i legami con territori e comunità, sostenibilità, flessibilità produttiva, competitività”. La mission di Symbola – sulla medesima scia dell’enciclica Laudato Si’ del compianto Papa Francesco – è quella, come leggiamo anche nell’incipit del Manifesto di Assisi, di “affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro”. (Cfr.Manifesto-di-Assisi.pdf).
L’intervista
Interris.it ha intervistato Fabio Renzi, Segretario generale di Symbola, fondazione per le qualità italiane.
Quando e come nasce Symbola?
“Symbola, la Fondazione per le qualità italiane – animata da personalità che vengono dal mondo economico e imprenditoriale, dalla cittadinanza attiva, dalle realtà territoriali ed istituzionali, dal mondo della cultura – nasce nel 2005 per coinvolgere i protagonisti della qualità in un’unica rete di saperi, di rapporti e di scambi in grado di indicare al Paese un progetto di successo per il futuro. La qualità caratterizza già gran parte delle produzioni italiane capaci di affermarsi sui mercati del mondo; la qualità, come fattore distintivo, fa parte del DNA del nostro Paese. Sono tratti identitari dell’Italia: il bello dei nostri paesaggi, del nostro patrimonio artistico e culturale che ci circonda ovunque. E’ indubbio che la qualità sia iscritta nel patrimonio genetico dell’Italia. Il nostro Paese potrà avere un posto ed un ruolo autorevole solo valorizzando questo patrimonio e facendone un trampolino verso il futuro. La sfida della qualità rappresenta la carta vincente per un sistema produttivo incentrato su un’idea umanistica di economia e di società. Symbola, Fondazione per le qualità italiane, ha voluto farsi portavoce del mosaico di tessere grandi e piccole che rappresenta il sistema produttivo-economico italiano”.
Perché la scelta del nome “Symbola”?
“Symbola vuol dire ‘mettere insieme’: così i greci chiamavano le due parti spezzate di un oggetto, spesso un medaglione, che ricomposte servivano come mezzo di riconoscimento. La fondazione Symbola, da ben 20 anni, fa questo: mette insieme esperienze diverse accomunate dalla scommessa sulla qualità; avvicina chi, puntando sull’eccellenza, vuole costruire il suo successo e imporsi nello scenario globale. In questi anni Symbola, come era nelle intenzioni che le hanno dato origine, ha dimostrato sul campo che, laddove tradizione e innovazione, radicamento territoriale e competizione globale, sviluppo e ambiente, diritti, coesione sociale procedano insieme, è possibile costruire tempi migliori, vincere le sfide che abbiamo davanti per un mondo più sicuro, civile, gentile”.
Quale è la mission?
“Proporre un’economia a misura d’uomo radicata nel territorio, che punta sulla qualità e sui talenti del territorio, che rispetta l’ambiente e accetta la sfida della sostenibilità: un modello di sviluppo sano e duraturo, connubio di nuove tecnologie e formazione delle comunità, con particolare attenzione a preservare le tradizioni e i saperi. Un’ economia che persegue la creatività, la bellezza e la coesione sociale”.
Quale ritiene sia il ruolo della green economy nell’ambito imprenditoriale?
“Indubbiamente quello di rendere più competitive le nostre imprese e implementare, così, posti di lavoro affondando le radici, spesso secolari, in un modo di produrre legato alla qualità, alla bellezza, all’efficienza, alla storia delle città, alle esperienze positive di comunità e territori. L’obiettivo è quello di fare della coesione sociale un fattore produttivo, coniugando empatia e tecnologia. Del resto, un’economia a misura d’uomo è un argine alla crisi climatica e un fattore propulsivo per una società più capace di futuro, un mondo più sicuro, civile e gentile dove nessuno è lasciato indietro”.
Quali sono i prossimi eventi in programma?
“Il 30 maggio presso la sala consiliare della Camera di Commercio di Brescia sarà presentato ‘Sostenibilità è Qualità 2025’, il rapporto annuale che analizza le dinamiche che spingono cittadini, imprese e territori verso una crescente attenzione alla sostenibilità, riconosciuta sempre più come leva di competitività, innovazione e qualità. Il lavoro di quest’anno evidenzia come questo cambiamento culturale stia contribuendo a superare resistenze e ritardi, delineando un nuovo paradigma in cui sostenibilità e qualità si rafforzano reciprocamente. (Cfr.DEF-Programma-IPSOS-Sostenibilita-e-qualita-2025.pdf). Dal 12 al 14 giugno si terrà al Teatro Scientifico Bibiena di Mantova il Seminario Estivo della Fondazione Symbola – dal titolo ‘Se l’Italia fa l’Italia. Sostenibilità, Europa, Futuro’; un appuntamento annuale, anch’esso, promosso dalla Fondazione Symbola. Questa XIII edizione è dedicata alla sostenibilità, all’identità italiana e alle sfide europee per costruire un futuro più giusto, coeso, verde. Tra i temi in programma: artigianato e made in Italy, transizione energetica, intelligenza artificiale, coesione sociale, clean teach e design (Programma 2025). Un evento di tre giorni di incontri, dibattiti e visioni con oltre 100 relatori e tante imprese, associazioni e intelligenze che vogliono lavorare insieme per un’economia più a misura d’uomo, reso ancora più significativo grazie al patrocinio di realtà fondamentali del nostro Paese: istituzioni, fondazioni, associazioni e organizzazioni che condividono con noi la visione di un’Italia che fa l’Italia, con coraggio e competenza. Symbola è poi con i borghi più belli d’Italia: Associazione I Borghi più belli d’Italia –.che nasce nel 2002 all’interno della Consulta del Turismo dell’ANCI allo scopo di valorizzare e promuovere il grande patrimonio di storia, arte, cultura e paesaggi presente nei piccoli centri italiani”.