Nell’articolo 7 della legge del 14 gennaio 2013 sullo sviluppo degli spazi verdi urbani, gli alberi monumentali sono definiti come «filari e alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale». Un patrimonio dei territori per il quale Fondazione Symbola, Coldiretti e Fai Cisl hanno istituito una Giornata nazionale da celebrare il 10 maggio. «Abbiamo deciso di sospendere e rinviare a data da decidere l’importante iniziativa in segno di lutto per la scomparsa di Papa Francesco e di rispetto per le scelte che la Chiesa cattolica è chiamata a compiere nelle prossime settimane», si legge nel comunicato di queste ore firmato da Ermete Realacci, presidente di Symbola, dal presidente di Coldiretti Ettore Prandini e da Onofrio Rota, segretario generale di Fai Cisl. Tra le oltre trenta organizzazioni promotrici, ci sono anche realtà di ispirazione cattolica, a partire da Fondazione Fratelli Tutti, Ufficio Nazionale Problemi Sociali e del Lavoro della CEI, Giornata Mondiale dei Bambini, Azione Cattolica, ACLI.
Fondazione Symbola, Coldiretti e Fai Cisl hanno istituito il 10 maggio come Giornata nazionale per celebrare gli alberi monumentali. Oltre 250 le specie presenti in Italia, con un totale di 4.657 alberi registrati
«Gli alberi sono oggi, tra le tecnologie sviluppate dalla natura, quelle più studiate». Così si apre la ristampa 2025 del rapporto “Piccoli Comuni e alberi monumentali d’Italia”, pubblicato nel 2024 dalla Fondazione Symbola, in collaborazione con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. I dati contenuti nella premessa della seconda ristampa si riferiscono all’elenco aggiornato dei monumenti verdi disponibile nella Gazzetta Ufficiale, numero 265, del 12 novembre 2024. Ogni anno gli alberi assorbono 16 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, convertendoli in nutrienti e ossigeno, grazie all’energia solare. Attraverso la Strategia per la biodiversità, l’Europa punta a piantare almeno tre miliardi di alberi entro il 2030.
Alla scoperta dei territori
Sono più di 250 le specie di alberi monumentali presenti nel nostro Paese. Su un totale di 4.657 alberi registrati, 2.216, quindi quasi la metà, sono concentrati nei piccoli comuni che hanno una popolazione pari o inferiore ai cinquemila abitanti. Il Friuli-Venezia Giulia è la Regione che occupa il primo posto con 511 monumenti vegetali, di cui 230 nei piccoli comuni. La magnolia secolare si distingue per le foglie sempreverdi, i fiori bianchi e i frutti rossi: al tempo dei moti irredentisti, rappresentava un riferimento esplicito al tricolore, quando non era consentito esporre la bandiera. A Moggio Udinese la frazione di Moggessa di Là ospita l’unico bosco bandito di pini neri d’Italia. Infatti i boschi banditi, che non possono essere sottoposti al taglio, generalmente sono costituiti da faggi o querce.
In Umbria vide la luce la prima legge a tutela della foresta, la cosiddetta Lex Spoletina, un’iscrizione in latino che vieta di profanare il bosco, di sottrargli ciò che gli appartiene. In provincia di Terni, la Romita di Cesi è un eremo circondato da lecci, fondato nel 1213 da San Francesco d’Assisi che qui trovò l’ispirazione per il Cantico delle Creature. In Sicilia, nel parco dei Nebrodi di Cesarò, in provincia di Messina, svetta “il gigante dei monti”, come viene chiamato l’acero montano di 500 anni, alto 25 metri. In dialetto siculo l’abete dei Nebrodi è “arvulu cruci cruci” a causa dei rami che compongono delle croci. Gli studiosi lo ritenevano estinto fino a quando, nel 1957, furono scoperti circa trenta esemplari nel Vallone Madonna degli Angeli, in provincia di Palermo.
Mappa interattiva
Il volume pubblicato da Symbola inserisce, nella pagina conclusiva, un codice a barre dal quale è consultabile una mappa interattiva elaborata dal Ministero. Inoltre, un territorio che rileva un albero con caratteristiche conformi ai criteri di monumentalità può compilare una scheda, allegando foto e documentazione necessarie. Il modulo va inviato al Comune, in cui l’albero affonda le radici, e all’Ufficio regionale competente.