Gli italiani sono disposti a pagare di più per prodotti di qualità, soprattutto se sostenibili. Questo è uno dei risultati chiave emersi dal rapporto «Sostenibilità è qualità 2024», presentato ieri alla Sala Consiliare della Camera di Commercio di Brescia. Il report, promosso da Ipsos e Fondazione Symbola in collaborazione con la Camera di Commercio, offre uno sguardo approfondito sulle attitudini dei consumatori italiani e si inserisce nel ciclo Futura Colloquia, un percorso di dialoghi che avvicina a Futura Expo 2025. «Ci sembrava giusto un approfondimento su temi che per Brescia sono molto caldi - sottolinea Roberto Saccone, presidente di Camera di Commercio e ProBrixia -. Ricordo che sul tema del turismo si sta lavorando affinché si possa sviluppare una capacità di coordinamento e impostazione di una strategia territoriale, cercando di unire le tante energie presenti sul territorio, facendo sinergia». Il report, condotto a marzo 2024, ha esaminato un campione di italiani tra i 16 e i 70 anni, raccogliendo 1000 interviste che offrono una panoramica delle opinioni e delle tendenze in materia di sostenibilità nel nostro Paese. «Il tema ambiente 10 anni fa era vissuto come antagonista all'impresa, ora il cambiamento è avvenuto, è culturale ed è profondo - afferma Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos -. 3 italiani su 4 conoscono in qualche modo il tema della sostenibilità, intesa come economica, ambientale e sociale». I principali driver Secondo la ricerca, i tre principali driver che spingono gli italiani verso la sostenibilità sono la qualità (70,3%), la paura (22%) e l'etica (7,7%).11 rapporto ha posto poi particolare accento su due settori strategici per l'economia bresciava; la metallurgia-acciaio e il turismo. L'8910 degli intervistati ha dichiarato di essere disposto a pagare di più per un prodotto di qualità nel settore della metallurgia e dell'acciaio, attribuendo alla sostenibilità un ruolo cruciale in questa scelta. «La percezione di qualità dei beni prodotti in modo sostenibile spinge il consumatore verso acquisti più responsabili - afferma Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola - I cittadini sono consapevoli dell'importanza dell'acciaio in molte produzioni e sono sempre più interessati alla sostenibilità di questi prodotti». Il 34°A, degli inten'istati riconosce gli sforzi delle aziende del settore, ma ritiene che si possa fare di più. Nel settore del turismo, oltre il 60% degli italiani si considera un consumatore etico e responsabile. La maggioranza associa la sostenibilità alla qualità quando gli operatori dimostrano attenzione alle comunità locali, ai lavoratori e all'ambiente. Questo atteggiamento porta i consumatori a essere disposti a pagare un prezzo premium per servizi turistici sostenibili. «L'attenzione alla sostenibilità è stata messa a dura prova da anni difficili, legati alle preoccupazioni geo -politiche e al forte aumento dei prezzo» prosegue Pagnoncelli. Tuttavia, nel 2024 si riducono indifferenza e scetticismo, segno che le persone sono oggi più pronte a impegnarsi in progetti condivisi, se ben compresi. Il rapporto, segnala una svolta culturale significativa. Il report Gli italiani disposti a spendere cli più per la qualità La maggior parte delle persone intervistate in questa indagine associa la qualità alla sostenibilità