Nella sfida della sostenibilità lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili svolge un ruolo chiave: l’Europa infatti vuole dare vita alla batteria del futuro attraverso l’Importante Progetto Comune di Interesse Europeo (IPCEI), che vede stanziare ingenti fondi per lo sviluppo tecnologico delle batterie. Varie le aziende italiane coinvolte, tra cui spicca un’eccellenza trentina che sta realizzando batterie a flusso per applicazioni stazionarie di accumulo d’energia, con un contributo di €53 mln: si tratta di GES - Green Energy Storage, PMI innovativa capace di condurre in Italia una ricerca scientifica di alto livello grazie al suo team interdisciplinare di ricercatori e ingegneri.
Il progetto firmato GES prevede lo sviluppo di una nuova batteria green in grado di accumulare l’energia prodotta da fonti rinnovabili e di utilizzarla in maniera flessibile. L’intuizione è quella di disaccoppiare energia e potenza (a differenza delle tradizionali batterie a litio) all’interno di una batteria basata su di un sistema ibrido costituito dall’idrogeno e da un elettrolita liquido brevettato GES: così facendo sarà possibile progettare soluzioni di storage adattate agli specifici requisiti dell’applicazione finale. Le batterie a flusso GES sono a basso impatto ambientale e a basso costo, possono raggiungere una densità di 100 Wh/litro con costi inferiori paragonate alle batterie a litio, rispetto alle quali durano in media anche 5 volte in più raggiungendo fino a 15.000 cicli.