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Protagonista del processo di transizione energetica è stata la prima utility a realizzare un impianto di produzione di biometano e compost a partire dai rifiuti organici

Nato nel 2002 dall’aggregazione di 11 utilities attive in Emilia-Romagna, oggi il Gruppo Hera opera in più di 300 comuni del Centro e del Nord Italia, e con oltre 4 milioni di cittadini raggiunti dai propri servizi rappresenta una delle più grandi multiutility italiane. Attivo principalmente nei settori ambiente (gestione rifiuti), idrico (acquedotto, fognature e depurazione) ed energia (distribuzione e vendita di energia elettrica, gas e servizi energia), a cui si aggiungono illuminazione pubblica e servizi di telecomunicazione, il Gruppo Hera è protagonista di alcuni settori chiave nel processo di transizione energetica, avendo avviato da tempo progetti e investimenti improntati alla circolarità e alla sostenibilità, partecipando anche all’Alleanza per l’economia circolare.

Ad esempio, nel 2018 ha realizzato su scala industriale, prima utility a farlo, un impianto per la produzione di biometano e compost a partire dai rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata: a S. Agata Bolognese, grazie a un investimento di 37 milioni di euro, vengono prodotti all’anno 7,8 milioni di metri cubi di biometano per alimentare mezzi di trasporto e circa 20.000 tonnellate di compost. Il biometano prodotto, 100% certificato per una filiera trasparente, evita il consumo di oltre 6.000 tonnellate di petrolio all’anno, pari a 14.000 tonnellate di CO2. Il Gruppo sta proseguendo in questo percorso con altri progetti per arrivare a produrre, entro il 2024, oltre 15,5 milioni di metri cubi all’anno di biometano da rifiuti organici, più che raddoppiando l’attuale quantitativo.

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