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Il settore turistico italiano ha ottenuto in questi ultimi anni brillanti risultati sul fronte internazionale “più lontano”, facendo cadere molti luoghi comuni sull’incapacità dello stesso di rinnovarsi ed adattarsi ad una nuova domanda estera in continua crescita nei numeri e nelle esigenze.

Nel 2017 l’Italia rappresenta infatti il secondo paese dell’Unione Europea per numero di pernottamenti di turisti extra europei, con 65,2 milioni di notti (+8,5% tendenziale), dietro al Regno Unito che ne conta 130 milioni (anno 2016) ma saldamente davanti a Spagna (52 milioni) e Francia (41,5 milioni).

I dati sui pernottamenti dei turisti extra Ue pongono l’Italia come prima destinazione dell’Unione Europea dei turisti brasiliani (2,3 milioni, davanti a Portogallo e Spagna) e sudcoreani (1,4 milioni, davanti a Spagna e Germania).

Siamo inoltre la seconda destinazione europea, alle spalle del Regno Unito, per i turisti dagli Stati Uniti (con 12,7 milioni di notti trascorse, davanti a Francia e Spagna), per i turisti cinesi (con oltre 5 milioni di pernottamenti, davanti a Francia e Germania); australiani (2,6 milioni, davanti a Spagna e Francia), canadesi (2,1 milioni, davanti a Spagna e Francia), giapponesi (1,9 milioni, davanti a Francia e Spagna), turchi (1,1 milioni di notti, davanti a Grecia e Germania) e sudafricani (289 mila, davanti a Spagna e Germania).

Ci collochiamo infine al terzo posto in termini di pernottamenti di turisti provenienti dalla Russia, dove siamo preceduti da Grecia e Spagna.

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