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Il gioco di squadra fa bene alle imprese La capacità di lavorare in rete e di costruire alleanze ad ampio raggio, aiuta le imprese a competere meglio. Con indiscussi benefici sulla produttività. Questa la tesi dell'ultimo rapporto di Fondazione Symbola, Intesa Sanpaolo, Unioncamere e Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, che presenta fra le altre due storie venete. Sono quelle maturate da Sbf-Visa Group di Casale di Scodosia, Padova, e dalla Dal Ben di San Stino di Livenza, Venezia. Nel 2024 le imprese attente all'inclusione e alla sostenibilità hanno rappresentato i144% di tutta la manifattura. Zanetti -a pag. Alleanze e lavoro di squadra migliorano i risultati aziendali Il rapporto. Fondazione Symbola ha analizzato e raccontato i fattori più significativi della competitività del Paese, con particolare attenzione verso gli aspetti non colti dagli indicatori economici tradizionali manifatturiero tricolore (+12% rispetto al 2018 e +1% sul 2023). Si conferma, la loro consuetudine a stabilire legami con i lavoratori e partnership con gli stakeholder, ovvero le altre imprese, associazioni di categoria, banche, enti non profit, istituzioni locali e clienti. Meno intensa invece, la sinergia con il mondo scolastico e accademico, che pare arretrare. Sette attività coesive su dieci hanno investito in sostenibilità ambientale negli ultimi tre anni e più di otto su dieci lo hanno fatto in tecnologie digitali 4.0, oltre il 6o% in ricerca e sviluppo. Tra le esperienze citate, quelle maturate da Sbf-Visa Group di Casale di Scodosia, in provincia di Padova e dalla Dal Ben di San Stino di Livenza, in provincia di Venezia. La prima è tra le principali aziende europee nella ideazione e costruzione di giostre. La seconda, realizza macchinari complessi ad alta tecnologia su richiesta del cliente. Sbf-Visa Group è un esempio di come si concretizzano alleanze con il cliente con cui si arriva a co-progettare il prodotto finale. La Dal Ben invece è citata per l'attenzione riservata ai dipendenti e per la fidelizzazione del personale, che ha attratto molti giovani talenti, interessati a sviluppare un'intera carriera nel gruppo. In Sbf-Visa, racconta il rapporto, ha bussato recentemente un committente statunitense - proprietario di vari hotel e locali a New York - che ha richiesto una giostra a cavalli completamente bianca, in linea con le decorazioni dei locali affidate ad un celebre street artist locale. La giostra doveva essere creata in collaborazione con cliente ed artista. La richiesta di lavorare in squadra non ha sorpreso il board dell'azienda di via del Placco che anzi negli anni ha fatto della coprogettazione uno dei suoi punti di forza, anche perché per esportare nel mondo occorre, tra l'altro, misurarsi con normative spesso molto diverse. Se in Ue gli standard di sicurezza sono comuni, negli Stati Uniti o in Australia le regole possono cambiare in modo significativo. Generalmente il proprietario o il gestore del parco divertimento fornisce indicazioni su variabili essenziali - come la velocità di movimento della giostra o la lunghezza del percorso su rotaia o il numero di vagoni dei trenini che non possono essere standardizzate. In altri casi l'azienda propone una gamma di layout: dal bruco mela, ai trenini, dalle grandi montagne russe (Sbf è specializzata nel realizzarle in località particolarmente piovose, ndr), alle attrazioni a catenelle fino ai tronchi sull'acqua. Tuttavia capita spesso che i clienti facciano richieste specifiche in termini di estetica e design. Gli unici elementi non negoziabili restano la sicurezza, l'affidabilità e il divertimento del pubblico. Ulteriore valore aggiunto è fornito dal post vendita offerto, in grado di garantire assistenza tecnica, ricambi e interventi rapidi a livello globale. Di macchinari complessi ad alta tecnologia, compresa ultimamente la produzione di telescopi destinati a essere installati alle Isole Canarie, si occupa la Dal Ben, nata a Ceggia e cresciuta nell'area industriale di San Stino di Livenza, guidata dall'ad Gabriele Dal Ben e dalla moglie e socia Debora Cancian. La ricetta dell'impresa, che continua a crescere ed investire in ricerca e sviluppo, sta nella relazione coni suoi lavoratori. Infatti il turnover è molto basso e, in un periodo in cui le manifatturiere faticano a trovare personale, qui in controtendenza sono molti i candidati a presentare spontaneamente la domanda di assunzione. Più volte l'amministratore delegato ha sottolineato che le performance e la reputazione aziendali sono correlate alla soddisfazione dei collaboratori, valorizzati nelle loro funzioni e aiutati ad armonizzare vita privata e attività lavorativa. Pagina a cura di Valeria Zanetti a coesione, o meglio la capacità di lavorare in rete e di costruire alleanze ad ampio raggio, aiuta le imprese a competere meglio. Questa la tesi dell'ultimo rapporto di Fondazione Symbola, Intesa Sanpaolo, Unioncamere e Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, che si intitola appunto Coesione è competizione, nuove geografie della produzione del valore. Una geografia che ha in Veneto un punto di riferimento importante. Il rapporto contiene infatti 13 storie considerate emblematiche e due raccontano altrettante realtà d'eccellenza: una nata e cresciuta del Padovano, l'altra del Veneziano. Lo studio analizza e racconta i fattori più significativi della competitività del nostro Paese, con particolare attenzione verso gli aspetti non colti dagli indicatori economici tradizionali. L'evidenza è che la collaborazione e la capacità di fare squadra in tutte le direzioni sono vincenti: migliorano il legame e il radicamento nelle comunità e nei territori, accrescono il senso di appartenenza e soddisfazione dei dipendenti, il coinvolgimento e il dialogo con i clienti. Nel 2024, le imprese coesive rappresentavano il 44% dell'universo L'azienda ha adottato una politica retributiva superiore alla media; eroga ogni anno circa 2.500 euro di bonus welfare per addetto, a cui si sommano vari benefit e bonus, ad esempio quello di genitorialità di 3mila euro per ogni nascita. Papà e mamme dipendenti saranno supportati presto anche dal nido aziendale, in realizzazione. Già ora i dipendenti fruiscono della mensa gratuita, di eventi aziendali di team building o culturali. Intensa anche l'attività di ascolto, coinvolgimento e valorizzazione del dipendente. Le scelte hanno influito sui risultati economici: il fatturato è passato da 22 a 33 milioni di euro negli ultimi due anni. Il valore delle politiche di coesione rivolte ai lavoratori ha meritato più volte il premio Welfare Index Pmi. L'anno scorso la Dal Ben ha ottenuto il riconoscimento di Intesa Sanpaolo nella quinta edizione di "Imprese Vincenti", per la capacità di promuovere una cultura d'impresa inclusiva, generando valore per l'economia.

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Il gioco di squadra fa bene alle imprese - Valeria Zanetti | Il Sole 24 Ore

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