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La sfida della transizione verde Microimprese protagoniste del meeting di Symbola: «Da loro più investimenti sostenibili» Il ricercatore dell'associazione di Realacci: «Fonte di innovazione ed esportazione di idee» Piccolo è bello e funziona «Artigiani motore green della ripresa economica» T on è il più grande che sopravvive, ma quello che si adatta .1. meglio ai cambiamenti. Un principio evoluzionistico di darwiniana memoria, che ben si applica anche alla realtà delle aziende italiane, dove spesso sono proprio le piccole o micro imprese a reggere meglio trasformazioni e persino crisi, trainando la crescita. Merito di flessibilità e creatività, qualità distintive dell'artigianato made in Italy che di quelle micro e piccole imprese occupa una larga porzione. Se ne è parlato ieri nell'incontro "Artigiani del futuro", durante la seconda giornata del seminario estivo di Symbola, la fondazione guidata da Ermete Realacci che propone per la prima volta a Mantova il suo meeting di riflessione su impresa, economia, connessione con il territorio. Nel rapporto redatto da Symbola, lavoro frutto di un anno di studio, si traccia la carta d'identità dell'artigianato italiano di oggi, per individuare punti di forza e opportunità su cui lavorare ed essere competitivi domani. Ma si raccontano anche cento storie di successo, raccolte nel volume presentato durante l'evento, e da cui sono stati estratti i tre case study raccontati sul palco. Storie di riposizionamento attraverso creatività e personalizzazione, come quello della cartografa Laura Ottaviani, storie di imprenditoria femminile, come nel caso della casa di moda ES'given, e storie di avanguardia tecnologica, come accade per l'azienda di stampi plastici Mold Piccole realtà prime anche nella transizione ecologica. Dall'indagine redatta con Unioncamere che analizza dodicimila imprese si evince come, più dei big nazionali, siano proprio le piccole e piccolissime aziende ad aumentare maggiormente gli investimenti in sostenibilità, stipulare contratti che prevedono competenze green, depositare la maggior parte dei brevetti su energia pulita, riuso, controllo dell'inquinamento e gestione dei rifiuti. Le imprese micro e piccole sono anche collaborative (seimiladuecento contratti di rete), leader e motore nel settore cultura e creatività, nonché elementi fondamentali per la vitalità dei centri urbani (vedasi l'esempio negativo di Venezia, dove la progressiva sparizione delle botteghe artigiane sta generando disgregazione sociale). «Noi artigiani siamo sì attori economici, ma anche sociali - ha detto il presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli - l'artigianato esprime il genius lo ci, fa sintesi tra tradizione produttiva, radici culturali, tipicità delle materie prime e legami di comunità. Senza sarebbe impossibile parlare di made in Italy». «I piccoli artigiani presidiano varietà e personalizzazione, idee che abbiamo esportato nel mondo - ha concluso il ricercatore di Symbola Stefano Micelli- c'è, però, bisogno di rinnovare l'immagine ormai vecchia dell'artigiano italiano, che non può più essere identificato, ad esempio, solo con il fabbro maschio, ma è anche donna, giovane, innovatore».

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Il palco di Symbola alle microimprese e oggi l'energia di Tea | Gazzetta di Mantova

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