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Vale 12,8 miliardi di euro, è in grado di generare 2o4mila posti di lavoro e conta oltre 33mila imprese: è il Sistema Produttivo Culturale e Creativo (SCC) nel Nord-Est (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia), secondo il rapporto Io sono Cultura 2023, curato da Unioncamere-Symbola-Centro Studi Tagliacarne. In termini relativi il settore rappresenta il 5,27% del valore aggiunto generato nella macroarea (5,57% la media a livello nazionale), il 5,95% dell'occupazione (valore maggiore della media nazionale del 5,84%) e il 4,83% delle imprese (al di sopra della media nazionale del 4,53%). A livello regionale spicca il Veneto come terza regione in Italia dopo Lombardia e Lazio, in termini assoluti, per valore aggiunto e occupazione nel settore culturale e creativo. In particolare, il Veneto genera oltre 8,5 miliardi di euro nel settore (5,41% del valore aggiunto regionale) e dà lavoro ad oltre 140 mila persone (6,06% dell'occupazione regionale). Tra le prime venti La fotografia province italiane per valore aggiunto del Sistema Produttivo Culturale e Creativo cinque sono del Nord-Est. In particolare, Padova è l'ottava provincia italiana per ricchezza generata dal settore con 1,9 miliardi di euro (oltre 29 mila occupati), al decimo posto troviamo Verona (1,7 miliardi; 27 mila occupati), seguono Vicenza (1,7 miliardi; 26 mila occupati), in undicesima posizione, in tredicesima posizione Treviso (1,5 miliari; 25 mila occupati), in quattordicesima Venezia (1,4 miliardi; 25 mila occupati). In termini relativi (guardando l'importanza del sistema creativo e culturale per la provincia) ben tre province del Nord-Est si piazzano nella top dieci italiana. In particolare, Trieste è la quinta provincia italiana per peso del valore aggiunto generato dal settore sul totale dell'economia locale con un valore pari a 7,38%, preceduta da Milano (9,39%), Roma (8,38%), Arezzo (7,87%) e Torino (7,51%). Scendendo nel dettaglio delle specializzazioni settoriali, la metà della ricchezza (50,4%) del Sistema Produttivo Culturale e Creativo nel Nord-Est è generata dalle attività economiche che producono beni e servizi strettamente culturali (dalla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico alle arti visive e performative, a cui si aggiungono i comparti dell'architettura e design, della comunicazione, dell'audiovisivo e musica, dei videogiochi e software e dell'editoria e stampa) contro una media nazionale del 55,2%. La restante parte della ricchezza (49,6%) è generata dalle imprese creative driven che pur non realizzando attività strettamente culturali, impiegano competenze culturali e creative per accrescere il valore dei prodotti. Il 26,6% del valore aggiunto delle attività core cultura del Nord-Est è generato dall'Editoria, segue il crescente settore dei video-game e software, che genera il 24,4% del valore aggiunto, al terzo posto l'Architettura e Design (19,5%).

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Il settore culturale e creativo vale 13 miliardi | Il Sole 24 Ore

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