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Nelle produzioni aziendali green e nell'utilizzo di tecnologie rispettose dell'ambiente l'Umbria è sotto la media nazionale. Qualche punta di eccellenza soltanto nelle zone di confine dell’Alto Tevere e del Trasimeno. Andiamo - invece - meglio della media italiana per la percentuale di attivazioni di contratti di lavoro green.
I dati sono quelli del Rapporto GreenItaly di Fondazione Symbola, Unioncamere e Centro studi Tagliacarne.
Secondo il documento, sono oltre 8mila le imprese umbre con dipendenti che, nel quadriennio 2019-2023, hanno investito in prodotti e tecnologie green, mentre quasi 23mila sono i contratti relativi a green jobs attivati nel 2023.
Una situazione - quella umbra - che è in linea con il resto del Centro Italia dove le imprese che hanno effettuato eco-investimenti sono circa il 36% del totale, contro il 40% del Nord-Est, il 39 del Nord-Ovest e il 38,6% del Mezzogiorno.
Tra le regioni la più avanti è la Lombardia e, a livello provinciale, Milano è sul podio. Proprio per ciò che riguarda le100 province italiane, vengono presi in considerazione indicatori precisi: la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; la percentuale delle imprese che hanno investito in prodotti e tecnologie green; le attivazioni di contratti di green jobs; la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti e il suolo consumato. La situazione tra le due province umbre è complessivamente di parità.

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Industrie umbre poco green | RaiNews

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