«Le aziende migliori sono quelle in dialogo» di Peppe Aquaro Ia bellezza fa l'uomo saggio. E non potrebbe essere altrimenti parlando e incontrando il pubblico nel Teatro Scientifico Bibiena, a Mantova, sede della 23esima edizione del Seminario estivo di Fondazione Symbola, dal 12 al 14 giugno. «Parleremo di sostenibilità, Europa e futuro dell'Italia chiamata semplicemente a fare l'Italia», osserva Ermete Realacci, presidente e fondatore di Symbola, Fondazione (quest'anno festeggia i suoi primi 20 anni) per la qualità italiana. Da trovare dove? Già nella prima giornata, parlando di Artigianato, futuro del made in Italy. «In Italia, 1,25 milioni di imprese sono artigiane, una cifra pari a poco meno di un quarto di tutto il sistema produttivo; inoltre, la propensione delle imprese artigiane a collaborare accompagna la nostra capacità di creare coesione e innovazione», aggiunge Realacci, sottolineando la parola coesione, che ritroveremo nel panel della seconda giornata, Coesione è competizione (in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Unioncamere), titolo che prende spunto da una indagine di Ipsos e Fondazione Symbola: «Dalla quale vien fuori che le imprese che dialogano con il territorio sono quelle che producono meglio», ricorda Realacci. Chi incontreremo nei tre giorni? Politici, imprenditori, amministratori e religiosi, provenienti da mondi diversi ma rappresentanti delle Radici del futuro dell'Italia, titolo del seminario dedicato ai Piccoli Comuni: «Sarà un incontro che faremo chiudere, non a caso, al cardinale Zuppi, presidente della Cei. Il nostro è un Paese di distretti, dai valori condivisi, pronti a sfidare il futuro senza perdere la propria identità: basti pensare al report, "L'Italia in lo selfie", dedicato ai primati dell'Italia, spesso sconosciuti e sottovalutati. Qualche esempio? Siamo i primi, del G7, per produzione di acciaio verde».
Peppe Aquaro | Corriere della Sera