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Presentato al Genova Blue District "Io sono Cultura 2024", l'ultimo report di Fondazione Symbola che analizza il ruolo della cultura e della creatività nell'economia italiana, con un focus sulle sfide e le opportunità per il settore nel contesto attuale. L'evento, promosso da Fondazione Symbola e Job Centre, in collaborazione con Comune di Genova, CTEGenova e Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, ha avuto il patrocinio del ministero delle Imprese e del Made in Italy. All'incontro di oggi, moderato dal vicedirettore del Secolo XIX Andrea Castanini, hanno partecipato Lorenza Rosso, assessore alla cultura del Comune, Mario Mascia, assessore allo Sviluppo economico del Comune, Maurizio Caviglia segretario generale della Camera di Commercio, Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. Presenti anche Claudio Oliva, direttore di Job Centre srl, Domenico Sturabotti, direttore della Fondazione Symbola, Silvia Campailla, responsabile progetto CTE del Comune di Genova, Giorgia Genta di ETT Spa, Andrea Michelini, vicepresidente della Fondazione Ordine degli architetti di Genova, Elisa Di Lorenzo CEO di Untold Games. Cultura e bellezza in Italia sono tratti identitari radicati nella società e nell'economia. Da qui il titolo del rapporto Io sono cultura, e grazie alla loro forte relazione con la manifattura hanno dato vita ad una delle più forti identità produttive del mondo, il made in Italy. La cultura per l'Italia è un formidabile attivatore di economia. Una filiera, in cui operano soggetti privati, pubblici e del terzo settore che, nel 2023, cresce sia dal punto di vista del valore aggiunto (104,3 miliardi di euro, in aumento del +5,5% rispetto all'anno precedente e del +12,7% rispetto al 2019) che da quello dell'occupazione (1.550.068 lavoratori con una variazione del +3,2% rispetto al 2022, a fronte di un +1,8% registrato a livello nazionale). Una filiera complessa e composita in cui si trovano ad operare quasi 284 mila imprese (in crescita del +3,1% rispetto al 2022) e più di 33 mila organizzazioni non-profit che si occupano di cultura e creatività (il 9,3% del totale delle organizzazioni attive nel settore non-profit), le quali impiegano più di 22 mila e settecento tra dipendenti, interinali ed esterni (il 2,4% del totale delle risorse umane retribuite operanti nell'intero universo del non-profit). Ma il peso della cultura e della creatività nel nostro Paese è molto maggiore rispetto al valore aggiunto che deriva dalle sole attività che ne fanno parte. Cultura e creatività, in maniera diretta o indiretta, generano complessivamente un valore aggiunto per circa 296,9 miliardi di euro. Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo della Liguria produce due miliardi di euro di valore aggiunto e oltre 34 mila occupati. Su scala provinciale, Genova è la prima provincia della regione con 1.470 milioni di valore aggiunto 22.402 occupati. Seguono Savona, La Spezia e Imperia.

Fonte: https://www.agenziacult.it/economia/io-sono-cultura-2024-symbola-genova-prima-provincia-della-liguria-nel-settore/

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