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Redazione

Se sono sempre più le organizzazioni che mettono l’approvvigionamento da fonti rinnovabili e l’economia circolare in cima alla propria agenda, forse è grazie a chi questa priorità l’ha sempre avuta. Come il Kyoto Club, non profit costituita nel ’99 da imprese, associazioni e amministrazioni locali per raggiungere gli impegni presi nella riduzione delle emissioni di gas serra con il Green Deal Europeo, l’Accordo di Parigi e il Protocollo di Kyoto, da cui prende il nome. L’obiettivo dell’Associazione è informare e formare sul tema della decarbonizzazione, presentando anche proposte alle istituzioni nazionali ed UE per politiche sempre più green. Un impegno nelle rinnovabili riconosciuto con l’assegnazione del premio Solar Italy 2023.
Il Kyoto Club ha statuto di osservatore alla “Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti cimatici (UNFCCC)”, è nel Consiglio direttivo di “European Alliance To Save Energy (EU-ASE)” e dell’“European Council for an Energy Efficient Economy (eceee)”. È inoltre sostenuta da “European Climate Foundation” per informare sulla necessità di fermare la diffusione del riscaldamento da fonti fossili, nel progetto “Efficienza energetica e riscaldamento negli edifici in Italia”. In linea con gli strumenti UE per la diffusione della transizione, il Kyoto Club – con Legambiente e AzzeroCO2 – ha lanciato la campagna “BeCome - dai borghi alle comunità energetiche”, che mira ad abilitare la diffusione delle comunità energetiche rinnovabili nel territorio italiano a partire dai piccoli comuni.

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