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hi dice che "con la cultura non si mangia"? È vero semmai il contrario, visto che la cultura vale il 5% del prodotto interno lordo dell’Emilia-Romagna. Tutto il sistema culturale e creativo della regione produce 8,2 miliardi di valore aggiunto e impiega 125.000 persone, il 5,8% dell’occupazione regionale. In particolare poi a Bologna si parla di 2.715 milioni di valore aggiunto. Numeri importanti, certificati dal rapporto ’Io sono cultura 2024’ di fondazione Symbola, Unioncamere, centro studio Tagliacarne e Deloitte, presentato ieri in Cappella Farnese a Bologna. Proprio la nostra città risulta la quinta città su base metropolitana per valore del sistema produttivo culturale preceduta solo da Milano, Roma, Torino e Napoli: parliamo di 2,7 miliardi di ricchezza prodotto con la cultura e 37.000 addetti.

La Regione Emilia-Romagna, con il Sistema museale regionale, ha sviluppato nel 2023 un grande cantiere di costruzione di reti e competenze con oltre 200 operatori di musei, biblioteche, archivi, teatri. L’anno scorso l’ente di viale Aldo Moro ha messo a disposizione risorse attraverso un bando (300.000 euro in due anni) per il radicamento di buone pratiche di welfare in cooperazione tra musei e territorio. "Cultura e creatività sono al centro della nostra identità e rappresentano anche una leva fondamentale della nostra economia, come dimostrano i numeri del rapporto. A Bologna, il contributo del sistema culturale e creativo è significativo e testimonia la vivacità e il potenziale della nostra città nel contesto regionale e nazionale. L’impegno dell’amministrazione è costante nel sostenere e valorizzare competenze e professionalità del settore, ritenendolo vitale per il nostro futuro", commenta il sindaco Matteo Lepore.

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La cultura sfida la crisi economica: oltre 37mila gli occupati in provincia | Il Resto del Carlino

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