Il tasso di riciclo dei rifiuti di imballaggi - inteso come rapporto tra quantità effettivamente riciclata e immesso al consumo - è continuato a crescere in Italia e pertanto la parte dei rifiuti non riciclati si è progressivamente ridotta. Nel 2023 sono 10,47 milioni le tonnellate riciclate, con un tasso di riciclo effettivo al 75,3%, in crescita sul 2022 (70,7%). L’Italia si conferma quindi leader del riciclo in Europa, raggiungendo in anticipo gli obiettivi fissati dalla normativa. [1]
I più elevati tassi di riciclo si riscontrano per la carta (92,3%), per il vetro (77,4%) e per l’acciaio (87,8%), mentre il più basso si registra per la filiera degli imballaggi in plastica e bioplastica (48%), pur essendo il settore con il più rapido tasso di crescita. Le maggiori fonti di materia seconda da rifiuti di imballaggio sono costituite dalla carta (circa 4,6 milioni di tonnellate), dal vetro (circa 2,1 milioni di tonnellate) e dal legno (circa 2,1 milioni di tonnellate). Una novità ormai entrata a regime è il riciclo organico della plastica biodegradabile e compostabile, con il consorzio Biorepack, che nel 2023 ha contato oltre 44 mila tonnellate. [2]