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Chi si occupa di Terzo settore, cooperazione, imprese sociali e volontariato lo segue da 20 anni. Era, infatti, il 2000 quando in un piccolo paese dell'Emilia con poco più di diecimila abitanti si è svolta la prima edizione delle Giornate di Bertinoro, diventate un appuntamento fisso a ottobre. Così come a Cernobbio a settembre si incontrano i protagonisti dell'economia e della finanza «tradizionali», qui si approfondivano le tematiche di una «terza» via. È infatti a Bertinoro, sede di un centro dell'Università di Bologna, che l'Associazione italiana per la promozione della cultura della cooperazione e del non profit ha scelto di organizzare l'evento dove ricorda il direttore di Aiccon Paolo Venturi si è cominciato a parlare di «economia civile», ancora prima che uscisse, nel 2004, il libro di Stefano Zamagni e di Luigino Bruni. Nel frattempo il Terzo Pilastro ne ha fatta di strada. «Oggi dice Venturi per dimostrare il percorso fatto di economia civile parlano le banche, si tengono corsi universitari». Ultima tappa del mondo che supera il dualismo Stato/ Mercato è stata la firma della «Carta di Firenze per l'Economia Civile» consegnata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente il 25 settembre all'apertura della seconda edizione del Festival nazionale dell'Economia Civile. Che cosa serve ora? Venturi non ha dubbi: «Dobbiamo farci ascoltare dalla politica, che finora ha deciso per conto suo».

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La sfida dell'altra economia? Dare potere alla comunità - Fausta Chiesa | Corriere Della Sera

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