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Negli ultimi cinque anni oltre 510 mila imprese italiane hanno investito nella green economy e nella sostenibilità come strategia per affrontare il futuro e le crisi. In Italia sono stati creati 3,2 milioni di green jobs, il 13,9 per cento degli occupati. Questi dati provengono da GreenItaly 2023, il rapporto annuale della Fondazione Symbola che fornisce un'analisi approfondita sullo stato di avanzamento della "economia verde" in Italia e nel mondo, sottolineando i suoi effetti sulla competitività dei sistemi produttivi. Secondo il rapporto, nel quinquennio 2018-2022, il 35,1 per cento delle imprese italiane ha effettuato eco-investimenti su processi e prodotti a maggior risparmio energetico, idrico e a minor impatto ambientale. Un esempio? Il recente accordo siglato con il produttore cinese di acciaio Zhongshou Special Steel Group sulla produzione di lastre della linea Arvedi Esp per lo stabilimento Illustrazione di Alberto Ruggieri di Luanzhou, nella provincia di Hebei. Arvedi Esp è una tecnologia all'avanguardia nella produzione di lastre sottili a zero emissioni di carbonio, garantendo nel contempo un'elevata efficienza energetica. L'investimento delle acciaierie nate nel Cremonese conferma l'importanza delle tecnologie avanzate per ridurre l'impatto ambientale e promuovere pratiche produttive più sostenibili, anche in un settore pesante come quello siderurgico. Non solo riflette il crescente interesse delle industrie nell'adozione di tecnologie sostenibili, ma anche l'attrattività che queste possono esercitare verso importanti player esteri. La green economy può riposizionare quindi l'Italia come un Paese all'avanguardia della tecnologia e della sostenibilità ambientale. Quell'orizzonte cui i #GreenHeroes guardano da anni

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L'acciaio verde è italiano ma piace in Cina - Alessandro Gassmann | Il Venerdì di La Repubblica

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